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Correlazioni in Medicina



Postmenopausa: il Raloxifene associato ad un aumentato rischio di tromboembolia venosa e di ictus fatale


Lo studio RUTH ( Raloxifene Use for The Heart ) ha valutato l’effetto del Raloxifene ( Evista ) nelle donne in postmenopausa con una storia di malattia coronarica o ad alto rischio.

Lo studio della durata media superiore a 5 anni ha arruolato 10.101 donne, che sono state assegnate in modo casuale a ricevere Raloxifene o placebo.

Il Raloxifene ha ridotto l’incidenza di tumore alla mammella e delle fratture vertebrali.
Tuttavia, il Raloxifene è risultato associato ad un aumentato rischio di tromboembolia venosa e di ictus ad esito fatale.

I risultati dello studio RUTH sono, infatti, misti.
Da una parte il trattamento con Raloxifene ha ridotto il tumore mammario invasivo del 44% e le fratture vertebrali del 35%, dall’altra, ha aumentato il rischio di tromboembolia venosa del 44%, e 59 donne sono andate incontro ad ictus ad esito fatale, contro 39 donne nel gruppo placebo ( aumento del rischio di morte associata ad ictus del 49% ).

Secondo Elizabeth Barrett-Connor dell’University of California San Diego ( UCSD ) School of Medicine, per alcune pazienti, soprattutto le donne con malattia cardiaca o fattori di rischio cardiovascolare, i benefici della prevenzione del tumore alla mammella non giustificano i rischi associati all’assunzione di Raloxifene.

Per il fatto che il Raloxifene riduce i livelli di colesterolo LDL, si riteneva che il farmaco fosse cardioprotettivo.
In realtà, lo studio ha mostrato che il Raloxifene non riduce il rischio di eventi cardiaci, come infarto miocardico, ospedalizzazione per cause cardiache, sindromi coronariche acute, morte coronarica.

Lo studio RUTH ha preso avvio nel 1998 con l’obiettivo di valutare l’effetto del Raloxifene sugli eventi coronarici in donne in postmenopausa da almeno 1 anno, di età uguale o superiore ai 55 anni, affette da malattia coronarica o con fattori di rischio ( ipertensione, ipercolesterolemia, fumo, diabete ). ( Xagena2006 )

Fonte: University of California San Diego, 2006


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