MedFocus.it

Correlazioni in Medicina



Aripiprazolo, avvertenze e precauzioni d’uso


L’Aripiprazolo ( Abilify ) è un nuovo antipsicotico atipico con un particolare profilo d’azione che associa alla parziale attività agonista a livello dei recettori D2 e 5HT1A l’antagonismo a livello dei recettori 5HT2A.


Precauzioni

Ipotensione ortostatica

Aripiprazolo può essere associato ad ipotensione ortostatica, forse a causa del suo antagonismo del recettore alfa 1-adrenergico.
L’incidenza di cambiamenti significativi della pressione sanguigna ( definiti come riduzione di almeno 30 mmHg nella pressione sistolica passando dalla posizione supina a quella in piedi ) dopo assunzione di Aripiprazolo non è risultata tuttavia differente dal placebo ( 14% versus 12%, rispettivamente ).
L’Aripiprazolo dovrebbe essere impiegato con attenzione nei pazienti con malattia cardiovascolare nota ( storia di infarto miocardio o cardiopatia ischemica, insufficienza cardiaca o anomalie della conduzione ), malattia cerebrovascolare o condizioni che potrebbero predisporre i pazienti ad ipotensione ( deidratazione , ipovolemia e terapia antipertensiva ).

Convulsioni

Negli studi clinici di breve durata lo 0,1% dei pazienti trattati con Aripiprazolo ha presentato convulsioni.
Come per gli altri farmaci antipsicotici, l’Aripiprazolo dovrebbe essere impiegato in modo prudente nei pazienti con storia di convulsioni o con condizioni che possono abbassare la soglia di convulsione.

Interferenza con la performance cognitiva e motoria

Negli studi clinici di breve durata l’11% dei pazienti trattati con Aripiprazolo contro l’8% di quelli del gruppo placebo ha presentato sonnolenza.
Nonostante la relativamente modesta incidenza di sonnolenza rispetto al placebo , l’Aripiprazolo , come gli altri antipsicotici può provocare effetti avversi a livello cognitivo o motorio.
Pertanto i pazienti trattati con Aripiprazolo dovrebbero prestare massima attenzione nell’uso di macch inari e nella guida di autoveicoli.

Regolazione della temperatura corporea

I farmaci antipsicotici possono alterare la capacità dell’organismo di ridurre la temperatura corporea.
Pertanto i pazienti che possono andare incontro ad un aumento della temperatura corporea ( esercizio fisico intenso, esposizione ad elevato calore, assunzione contemporanea di farmaci con attività anticolinergica ) o a deidratazione dovrebbero assumere con prudenza Aripiprazolo.

Avvertenze

Sindrome neurolettica maligna

Dopo somministrazione di antipsicotici può presentarsi la sindrome neurolettica maligna, una sindrome potenzialmente fatale.
Durante studi di pre-marketing sono stati segnalati 2 casi di sindrome neurolettica maligna dopo assunzione di Aripiprazolo.

Le manifestazioni cliniche della sindrome neurolettica maligna comprendono: iperpiressia, rigidità muscolare, stato mentale alterato, evidenza di instabilità autonomica ( polso o pressione sanguigna irregolare, tachicardia, diaforesi e disritmia cardiaca ).
Inoltre possono essere presenti segni quali: elevati livelli di creatin fosfochinasi, mioglobinuria ( rabdomiolisi ) ed insufficienza renale acuta.

Discinesia tardiva

I pazienti trattati con antipsicotici possono andare incontro a movimenti discinetici.
Il rischio di sviluppare discinesia tardiva e la possibilità che possa diventare irreversibile aumenta con l’aumentare della durata del trattamento e della dose cumulativa di farmaci antipsicotici somministrati.
Tuttavia , la sindrome può presentarsi anche dopo , relativamente , brevi periodi di trattamento e a bassi dosaggi. ( Xagena2003 )

Fonte: Abilify / Prescription Information / FDA


Psyche2003 Farma2003

Altri articoli