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Correlazioni in Medicina



Aliskiren: la progressione della aterosclerosi aumenta con l'inibizione della renina


La risonanza magnetica per immagini ( MRI ) ha mostrato che la inibizione della renina con Aliskiren ( Tekturna; in Italia Rasilez ) è associata a un incremento inatteso della aterosclerosi aortica rispetto al placebo nei pazienti con malattia coronarica ad alto rischio.

Lo studio ALPINE, a singolo Centro, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, ha riguardato 71 pazienti ( età media, 64 anni ) con malattia cardiovascolare preesistente.

E’ stato valutato se l'inibizione della renina con Aliskiren fosse in grado di impedire la progressione del processo aterosclerotico ( misurazione del volume della parete arteriosa nella aorta toracica e addominale mediante MRI ad alta risoluzione ).

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale ad Aliskiren 150 mg ( n=34 ) o a placebo ( n=37 ) dopo un periodo di 2 settimane, in singolo cieco, con placebo.

Dopo 2 settimane, il dosaggio di trattamento era aumentato a 300 mg e mantenuto durante il rimanente periodo dello studio.

La valutazione MRI della placca aterosclerotica nei segmenti toracici e addominali è stata eseguita al basale e al termine dello studio o alla sua interruzione ( fino a 36 settimane ).

Aliskiren è risultato associato a una significativa progressione del volume della parete aortica ( volume totale normalizzato della parete: 5.31 mm3 vs 0.15 mm3, p=0.03 ) e del volume percentuale della parete ( 3.37% vs 2.02%, p=0.04 ), rispetto al placebo.

I ricercatori hanno anche studiato l'effetto di un Ace inibitore o di un antagonista recettoriale della angiotensina ( sartano ) sulle variazioni degli endpoint alla MRI.
L'analisi per sottogruppi ha rivelato che la progressione della aterosclerosi interessava solo i pazienti del gruppo Aliskiren.

Sebbene questi risultati siano preliminari, possono avere implicazioni riguardo all'impiego della inibizione della renina come strategia terapeutica nei pazienti con malattia cardiovascolare, soprattutto in quelli trattati con Ace inibitori o bloccanti del recettore dell’angiotensina.

A dicembre 2011, lo studio era stato interrotto dallo sponsor ( Novartis ) dopo che erano stati resi pubblici i risultati dello studio ALTITUDE. Era emerso un aumento del 7% negli eventi avversi cardiovascolari maggiori ed eventi avversi renali con Aliskiren, con un incremento del 25% nel tasso di ictus e di morte improvvisa resuscitata. ( Xagena2013 )

Fonte: American Society of Hypertension ( ASH ) Meeting, 2013

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