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Correlazioni in Medicina



Avastin approvato dalla Commissione Europea per il trattamento del carcinoma ovarico in fase avanzata


La Commissione Europea ha approvato Avastin ( Bevacizumab ) in aggiunta alla chemioterapia standard ( Carboplatino e Paclitaxel ) per il trattamento di prima linea delle donne con tumore ovarico in stadio avanzato, in particolare per il trattamento di prima linea del carcinoma ovarico epiteliale, peritoneale primario o tubarico in stadio avanzato ( stadi FIGO IIIB, IIIC e IV ).

Avastin viene somministrato per 6 cicli di trattamento, e in seguito come monoterapia fino a progressione della malattia o per un massimo di 15 mesi.
La dose raccomandata di Bevacizumab è di 15 mg/kg di peso corporeo somministrati una volta ogni tre settimane come infusione endovenosa.

Gli studi di fase III GOG 0218 e ICON7 hanno dimostrato che le donne sottoposte a trattamento con Bevacizumab in combinazione alla chemioterapia, e successiva ionoterapia con Bevacizumab, hanno presentato un più lungo periodo senza peggioramento della malattia ( sopravvivenza libera da progressione ), rispetto alle pazienti sottoposte alla sola chemioterapia.

Il cancro ovarico è associato ad alte concentrazioni del fattore di crescita vascolare dell’endotelio ( VEGF ), una proteina correlata alla crescita tumorale e al processo metastatico.
Bevacizumab inibisce direttamente VEGF, i cui alti livelli sono associati allo sviluppo di ascite, a peggioramento della malattia, e a una prognosi meno favorevole nelle pazienti con tumore ovarico.

Bevacizumab è uno dei farmaci antiangiogenici maggiormente utilizzati per il trattamento dei pazienti affetti da forme tumorali in fase avanzata.
Nel 2004, Bevacizumab aveva ottenuto dall’FDA ( Food and Drug Admnistration ) l’approvazione per il trattamento del carcinoma del colon-retto in stadio avanzato. Successivamente la sua efficacia è stata dimostrata per altre forme neoplastiche: è infatti approvato in Europa anche per il trattamento di stadi avanzati del carcinoma della mammella, carcinoma polmonare non-a-piccole cellule e carcinoma renale in fase avanzata; è disponibile negli USA e in altri 32 Paesi per il trattamento del glioblastoma.

Il carcinoma ovarico è il tumore ginecologico a più elevata mortalità: ogni anno, nel mondo, ci sono 220.000 nuove diagnosi e circa 140.000 donne muoiono a causa di questa malattia. ( Xagena2011 )

Fonte: Roche, 2011


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