MedFocus.it

Correlazioni in Medicina



Axura nel trattamento della malattia di Alzheimer da moderata a grave


Axura è un farmaco contenente il principio attivo Memantina, disponibile sotto forma di compresse oblunghe di colore bianco ( 5 mg e 10 mg ), arancione ( 15 mg ), rosso ( 20 mg ) e sotto forma di gocce orali ( 0,5 mg per goccia ). Le compresse da 10 mg presentano una linea di rottura che permette di dividerle facilmente in due.

Axura è utilizzato nel trattamento di pazienti con malattia di Alzheimer da moderata a grave. La malattia di Alzheimer.

Il trattamento deve essere iniziato e controllato da un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento della malattia di Alzheimer. La terapia deve essere iniziata esclusivamente se una persona che assiste il paziente si renda disponibile a seguire regolarmente la somministrazione del farmaco al paziente.
Axura deve essere somministrato una volta al giorno, con o senza cibo, all’incirca alla stessa ora ogni giorno.
Per ridurre il rischio di effetti collaterali, la dose viene gradualmente aumentata nell’arco delle prime tre settimane di trattamento, come segue: 5 mg al giorno per la prima settimana; 10 mg per la seconda settimana e 15 mg per la terza settimana. A partire dalla quarta settimana in poi, la dose di mantenimento consigliata è di 20 mg, una volta al giorno.
Nei pazienti con problemi renali moderati o gravi può essere necessario ridurre la dose.
La sicurezza e l’efficacia di Axura nei pazienti con grave alterazione della funzionalità epatica non è stata dimostrata.

La Memantina è un farmaco antidemenza. La causa della malattia di Alzheimer non è nota, tuttavia si ritiene che la perdita di memoria nel corso della malattia sia dovuta a un disturbo nella trasmissione dei messaggi nel cervello.
La Memantina agisce bloccando particolari tipi di recettore, detti recettori NMDA, ai quali normalmente si lega il glutammato, un neurotrasmettitore.
Le alterazioni nel modo in cui il glutammato trasmette i segnali all’interno del cervello sono state collegate con la perdita di memoria osservata nella malattia di Alzheimer. Inoltre, livelli elevati di glutammato nel cervello possono provocare una sovrastimolazione delle cellule nervose in questa sede, causando danni o la morte delle cellule stesse. Bloccando i recettori NMDA, la Memantina neutralizza questi effetti del glutammato, migliorando la trasmissione dei segnali nel cervello e riducendo i sintomi della malattia di Alzheimer.

Axura è stato esaminato in tre studi principali condotti in totale su 1 125 pazienti affetti dal morbo di Alzheimer, alcuni dei quali avevano assunto in passato altri farmaci per controllare la malattia. Il primo studio è stato condotto su 252 pazienti colpiti dalla malattia in forma da moderatamente grave a grave, mentre gli altri due studi sono stati condotti in totale su 873 soggetti con una forma da lieve a moderata. Gli effetti di Axura sono stati confrontati con quelli del placebo per un periodo di tempo compreso tra 24 e 28 settimane.
I principali indicatori dell’efficacia erano la variazione dei sintomi in tre ambiti principali: funzionale ( il grado di disabilità ), cognitivo ( capacità di pensare, apprendere e ricordare ) e globale ( una combinazione di ambiti diversi tra cui il funzionamento generale, i sintomi cognitivi, il comportamento e la capacità di svolgere le attività quotidiane ).
Axura è stato analizzato inoltre in tre studi aggiuntivi condotti in totale su 1 186 pazienti affetti dalla malattia in forma da lieve a grave.

Axura è stato più efficace del placebo nel controllare i sintomi della malattia di Alzheimer. Nello studio riguardante la forma da moderatamente grave a grave della malattia, dopo 28 settimane di trattamento, i pazienti che avevano assunto Axura hanno riportato meno sintomi ( misurati sulla base di punteggi sia globali sia funzionali ) rispetto ai soggetti trattati con placebo. Per quanto concerne i due studi condotti sulla forma da lieve e moderata della malattia, dopo 24 settimane di trattamento, i pazienti in cura con Axura hanno riportato sintomi meno gravi ( misurati sulla base dei punteggi globali e cognitivi ). Tuttavia, quando questi risultati sono stati analizzati in combinazione con quelli dei tre studi aggiuntivi, si è notato che l’effetto di Axura era più attenuato nei pazienti affetti dalla forma lieve della malattia.

Gli effetti indesiderati più comuni di Axura ( osservati tra 1 e 10 pazienti su 100 ) sono: mal di testa, sonnolenza, ipertensione, costipazione e capogiri.

Axura non deve essere utilizzato in soggetti che potrebbero essere ipersensibili ( allergici ) alla Memantina o ad altri ingredienti del medicinale. ( Xagena2008 )

Fonte: EMEA, 2008


Neuro2008 Farma2008