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Correlazioni in Medicina



Effetti del Denosumab sulla densità minerale ossea negli uomini che ricevono una terapia di deprivazione androgenica per tumore alla prostata


In uno studio, randomizzato, in doppio cieco, della durata di 3 anni, il Denosumab ( Xgeva ), un anticorpo monoclonale interamente umano diretto contro RANKL, ha aumentato significativamente la densità minerale ossea e ha diminuito l'insorgenza di nuove fratture vertebrali. negli uomini che ricevono terapia di deprivazione androgenica per tumore alla prostata.

È stata condotta un'analisi di sottogruppi per valutare la relazione tra le caratteristiche del paziente e gli effetti di Denosumab sulla densità minerale ossea in più siti scheletrici.

Lo studio è stato condotto su un totale di 1.468 pazienti randomizzati, in un rapporto 1:1, a ricevere Denosumab 60 mg, ogni 6 mesi per via sottocutanea, oppure placebo per 36 mesi.

In questa analisi sono stati valutati gli effetti di Denosumab sulla densità minerale ossea a livello della colonna lombare, dell'anca totale e terzo distale del femore ( sottostudio di 309 soggetti ) durante 36 mesi in specifici sottogruppi secondo età, durata e tipo di precedente terapia di deprivazione androgenica, T-score della densità minerale ossea, peso corporeo, indice di massa corporea, livelli di marcatori di turnover osseo e prevalenti fratture vertebrali.

Dopo 36 mesi il Denosumab ha aumentato in modo significativo la densità minerale ossea della colonna vertebrale, dell'anca totale e del terzo distale del femore, rispettivamente del 7.9%, 5.7% e 6.9%, rispetto al placebo ( p
Denosumab ha prodotto un aumento significativo della densità minerale ossea ad un livello simile a quello osservato nell'analisi generale di ogni sottogruppo, compresi gli uomini più anziani e quelli con fratture prevalenti, con più bassa densità minerale ossea al basale, e più alti livelli sierici di C-telopeptide e fosfatasi alcalina tartrato-resistente 5b.

Gli aumenti medi della densità minerale ossea in ogni sito scheletrico erano maggiori per gli uomini che presentavano più alti livelli sierici di C-telopeptide e fosfatasi alcalina tartrato resistente 5b.

In conclusione, il Denosumab ha aumentato in modo significativo e costante la densità minerale ossea in tutti i siti scheletrici e in ogni sottogruppo, tra cui gli uomini che manifestano il più alto rischio di perdita ossea e di fratture. ( Xagena2009 )

Malkowicz SB, J Urol 2009; 182: 2670-2676


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