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Correlazioni in Medicina



L’impianto di stent medicati al Sirolimus nella ristenosi in-stent , complessa


I medici del Thoraxcenter della University Hospital di Rotterdam in Olanda hanno valutato l’efficacia dell’impianto dello stent medicato al Sirolimus nei pazienti con ristesosi , complessa, in-stent.

Hanno preso parte allo studio 16 pazienti con grave, ricorrente ristenosi in-stent in un’arteria coronarica ( lunghezza media della lesione: 18,4 mm ) e con evidenza di ischemia.

A questi pazienti sono stati impiantati uno o più “18 mm BX VELOCITY SES��? ( Cordis ).

L’impianto di stent medicati al Sirolimus ( n=26 ) ha avuto successo in tutti i 16 pazienti.
Quattro pazienti hanno presentato recidive di ristenosi dopo brachiterapia e 3 pazienti avevano un’occlusione totale dei vasi prima della procedura.

Dopo 4 mesi, un paziente è morto ed in 3 pazienti si è avuta evidenza angiografica di ristenosi (1 in-stent e 2 nella lesione).

A 9 mesi, 3 pazienti hanno presentato 4 gravi eventi avversi a livello cardiaco. Due pazienti sono morti ed uno, colpito da infarto miocardico, ha necessitato di un intervento di angioplastica.

Secondo gli Autori, l’impianto di stent medicati al Sirolimus nel pazienti con gravi lesioni da ristenosi in-stent previene la formazione della neointima e le recidive di ristenosi a 4 mesi. ( Xagena2003 )

Degertekin M et al, J Am Coll Cardiol 2003; 41:184-189


Cardio2003

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