Amiodarone e tiroide
E’ raccomandata la valutazione dei valori di TSH e degli anticorpi anti-TPO ( anticorpi anti-tireoperossidasi ) prima di iniziare il trattamento con Amiodarone ( Cordarone ).
L’utilità di misurazioni periodiche di TSH ( ormone stimolante la tiroide ), ogni 6 mesi, durante terapia con Amiodarone è limitata dall’insorgenza improvvisa di tireotossicosi indotta dall’antiaritmico, e lo spontaneo ritorno di un soppresso TSH a normali valori in metà dei casi.
L’ipotiroidismo indotto dall’Amiodarone si sviluppa piuttosto precocemente dopo aver iniziato il trattamento, preferenzialmente nelle aree a sufficiente apporto iodico e nelle donne con anticorpi anti-TPO; è dovuto all’incapacità di sfuggire all’effetto Wolff-Chaikoff.
La tireotossicosi indotta dall’Amiodarone si presenta nel corso del trattamento, preferenzilamente nelle regioni con carenza di iodio e nei maschi.
La tireotossicosi da Amiodarone può essere classificata in tipo 1 ( tireotossicosi indotta dallo iodio, che può essere trattata con Perclorato di potassio in combinazione con tionamidi e interruzione dell’Amiodarone ) e di tipo 2 ( tireotossicosi distruttiva, che trova giovamento dal trattamento con Prednisone; l’interruzione dell’Amiodarone può non essere necessaria ).
La tireotossicosi indotta dall’Amiodarone è associata a una più alta incidenza di eventi avversi cardiovascolari maggiori ( soprattutto aritmie ventricolari ). ( Xagena2009 )
Eskes SA, Wiersinga WM, Best Pract Res Clin Endocrinol Metab 2009; 23: 735-751
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