Antiaritmici: l’Amiodarone associato a un piccolo rischio di neuropatia ottica nei pazienti di sesso maschile
I pazienti che assumono Amiodarone ( Cordarone ) presentano un piccolo rischio relativo di sviluppare neuropatia ottica rispetto ai pazienti non-trattati, in particolare i maschi e anche coloro che ricevono una terapia più prolungata.
Lo studio retrospettivo di coorte basato sulla popolazione ha identificato i pazienti trattati di recente con il farmaco antiaritmico Amiodarone nel periodo 2005-2009
E’ stato utilizzato il Taiwan National Health Insurance Research Database; 1 caso è stato abbinato per età e sesso con 4 soggetti di controllo che non erano stati trattati con Amiodarone.
L'analisi ha incluso 6175 pazienti trattati con Amiodarone e 24.700 pazienti di controllo.
L'età media era di 66.7 anni, il 55.3% dei partecipanti era di sesso maschile, e il follow-up medio è stato di 688 giorni.
Più soggetti nel gruppo trattato presentavano comorbidità come diabete mellito, ipertensione, dislipidemia, cancro, eventi cerebrovascolari, apnea ostruttiva del sonno, malattia renale e malattia coronarica.
La neuropatia ottica si è sviluppata in 17 dei 6175 pazienti trattati con Amiodarone ( 0.3% ) e in 30 pazienti su 24.700 nel gruppo controllo ( 0.1%; p = 0.006 ).
All’analisi multivariata di regressione di Cox, i pazienti nel gruppo Amiodarone hanno presentato un aumento del rischio di neuropatia ottica doppio rispetto ai pazienti di controllo ( hazard ratio, HR=2.09; P= 0.02 ).
Dopo la stratificazione per sesso, l’uso di Amiodarone è rimasto un fattore importante per lo sviluppo di neuropatia ottica nei maschi ( HR=3.05; P = 0.004 ), ma non nelle femmine ( HR=1.15; P = 0.81 ).
Tra i pazienti trattati con Amiodarone, il sesso maschile era associato a un rischio quasi tre volte maggiore per lo sviluppo di neuropatia ottica ( HR=2.91; P = 0.06 ).
L'esposizione ad Amiodarone per più di un mese ( 41 giorni ) è risultato associato a un aumento del rischio di neuropatia ottica di quasi 3.5 volte ( HR=3.46; P= 0.05 ).
Una più alta dose giornaliera, tuttavia, non ha aumentato il rischio ( HR=0.96; P = 0.07 ). ( Xagena2015 )
Fonte: Ophthalmology, 2015
Cardio2015 Oftalm2015 Neuro2015 Farma2015