Efficacia e sicurezza della profilassi anticoagulante nei pazienti ospedalizzati con malattia infiammatoria intestinale
I pazienti ospedalizzati con malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) sono ad aumentato rischio di tromboembolia venosa ( VTE ).
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza della terapia anticoagulante profilattica rispetto all'assenza di terapia anticoagulante nei pazienti ospedalizzati con malattia infiammatoria intestinale.
È stato condotto uno studio di coorte retrospettivo utilizzando un database ospedaliero.
Sono stati inclusi pazienti con malattia infiammatoria intestinale che avevano avuto una degenza ospedaliera di 2 o più giorni nel periodo 2016-2019.
Sono stati esclusi pazienti che avevano altre indicazioni per l'anticoagulazione, utilizzatori di anticoagulanti orali diretti, Warfarin, Eparina ad intensità terapeutica e pazienti ricoverati per un intervento chirurgico.
L’esito primario di efficacia era la tromboembolia venosa. L’esito primario di sicurezza era il sanguinamento.
È stata utilizzata la corrispondenza per punteggio di propensione per ridurre le potenziali differenze tra utilizzatori e non-utilizzatori di anticoagulanti e la regressione dei rischi proporzionali di Cox per stimare gli hazard ratio aggiustati ( HR ).
L'analisi ha incluso 56.194 pazienti abbinati con malattia infiammatoria intestinale ( utilizzatori di anticoagulanti, n=28.097; non-utilizzatori, n=28.097 ).
Nel campione abbinato, l'uso profilattico di anticoagulanti ( rispetto al mancato uso ) è stato associato a un tasso inferiore di tromboembolia venosa ( HR, 0.62 ) e a nessuna differenza nel tasso di sanguinamento ( HR, 1.05 ).
In questo studio su pazienti ospedalizzati con malattia infiammatoria intestinale, l’uso profilattico di Eparina è risultato associato a un tasso inferiore di tromboembolia venosa senza aumentare il rischio di sanguinamento rispetto all’assenza di anticoagulazione.
I risultati hanno indicato potenziali benefici della profilassi anticoagulante per ridurre il carico di tromboembolia venosa nei pazienti ospedalizzati con malattia infiammatoria intestinale. ( Xagena2024 )
Fattizzo B et al, Blood Adv 2024; 8: 1322-1327
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