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Farmaci antiepilettici: Fycompa, il capostipite degli antagonisti del recettore AMPA


Fycompa, il cui principio attivo è Perampanel, è una terapia aggiuntiva nel trattamento delle crisi parziali, con o senza generalizzazione secondaria, in pazienti con epilessia di età uguale o superiore a 12 anni.

Il Perampanel ha un meccanismo d'azione diverso rispetto ai farmaci antiepilettici attualmente disponibili, è un antagonista del recettore AMPA.
Il neurotrasmettitore glutammato ha un ruolo importante nello sviluppo delle crisi epilettiche e il Perampanel è l'unico agente che agisce in modo selettivo sulla trasmissione degli impulsi nervosi che generano le crisi, bloccando i recettori AMPA post-sinaptici che utilizzano il glutammato.

Il trattamento delle crisi epilettiche parziali ( il più comune tipo di epilessia ) rimane al momento una sfida. L'incidenza di epilessia refrattaria rimane elevata nonostante il notevole numero di nuovi farmaci antiepilettici disponibili; dal 20 al 40% dei pazienti con diagnosi recente di epilessia diventa refrattario al trattamento.

Il piano per lo sviluppo clinico di Perampanel è consistito su tre studi globali di fase III, gli studi 306, 305 e 304, a cui hanno partecipato 1.480 pazienti. L'obiettivo principale dello studio 306 era l'identificazione della dose efficace minima e ha incluso quattro bracci di trattamento ( placebo, 2 mg, 4 mg, e 8 mg ).
Gli studi 304 e 305 hanno incluso 3 bracci ( placebo, 8 mg e 12 mg ) e avevano come obiettivo quello di valutare un intervallo terapeutico più ampio.

Gli studi erano stati progettati in modo simile ed erano studi globali, randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, con progressione di dosaggio e a gruppi paralleli. Gli endpoint primari e secondari erano gli stessi in tutti gli studi: variazione percentuale nella frequenza delle crisi, tasso di responder del 50%, percentuale di riduzione delle crisi parziali complesse e delle crisi con generalizzazione secondaria e valutazione della risposta al dosaggio.

Studio 306

Lo studio 306 ha dimostrato che il Perampanel è ben tollerato ed efficace nel ridurre la frequenza mediana delle crisi e nell'aumentare il tasso di responder. In particolare, i risultati hanno dimostrato quanto segue:

i tassi di responder del 50% rispetto al placebo per la popolazione ITT ( intention-to-treat ) sono stati: 2 mg: 20.6% ( p=ns ), 4 mg: 28.5% ( p=0.0132 ) e 8 mg: 34.9% ( p=0.0003 ), rispetto al 17.9% con il placebo;

la variazione percentuale mediana nella frequenza delle crisi per la popolazione ITT è stata: 2 mg: -13.6% ( p=0.420 ), 4 mg: -23.3% ( p=0.0026 ), 8 mg: -30.8% ( p inferiore a 0.0001 ), rispetto al -10.7% con il placebo.

Gli eventi avversi associati al trattamento più comunemente evidenziati comprendevano: capogiri, cefalea e sonnolenza.

Studio 305

L'endpoint primario era una differenza significativa della variazione percentuale mediana nella frequenza delle crisi con Perampanel 8 mg e 12 mg. In particolare, i risultati preliminari dello studio 305 hanno dimostrato quanto segue:

i tassi di responder del 50% rispetto al placebo per la popolazione ITT sono stati: 8 mg: 33.3% ( p=0.0008 ), 12 mg: 33.9% ( p=0.0006 ), rispetto al 14.7% con il placebo;

la variazione percentuale mediana nella frequenza delle crisi per la popolazione ITT è stata: 8 mg: -30.5% ( p=0.0008 ), 12 mg: -17.6% ( p=0.0105 ), rispetto al -9.7% con il placebo.

Gli eventi avversi più comunemente evidenziati comprendevano capogiri, cefalea e sonnolenza.

Studio 304

Lo studio 304 ha dimostrato risultati costanti riguardo a efficacia e alla tollerabilità del Perampanel per il trattamento di pazienti con crisi epilettiche parziali. In particolare:

i tassi di responder del 50% rispetto al placebo per la popolazione ITT sono stati: 8 mg: 37.6% ( p=0.0760 ), 12 mg: 36.1% ( p=0.0914 ), rispetto al 26.4% con il placebo;

la variazione percentuale mediana nella frequenza delle crisi per la popolazione ITT è stata: 8 mg: -26.3% ( p=0.02618 ), 12 mg: -34.5% ( p=0.0158 ) rispetto al -21.0% con il placebo.

Gli effetti collaterali più comuni sono stati: capogiri, sonnolenza, irritabilità, cefalea, cadute e atassia. ( Xagena2012 )

Fonte: Eisai, 2012


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