I nuovi antiepilettici all’assalto dell'emicrania ?
A cura di Fabio Antonaci
Negli ultimi dieci anni vi sono stati considerevoli progressi nelle conoscenze sulla fisiopatologia dell’emicrania e di altre patologie correlate come la cefalea a grappolo e la cefalea cronica quotidiana. Un uso più esteso dei farmaci preventivi, e in particolare dei farmaci antiepilettici, ha certamente aiutato a comprendere alcuni dei meccanismi fisiopatologici che sottendono queste cefalee ed ha fornito dei significativi miglioramenti in termini di trattamento. In particolare, come emerso dall’ultimo Congresso Internazionale delle Cefalee chiusosi a New York il 2 luglio, il Topiramato si è dimostrato utile nella prevenzione degli attacchi di emicrania e della cefalea cronica quotidiana. La sua efficacia è correlata all'aumento dell'attività GABAergica che controlla a sua volta l'attività di cellule 5-HTergiche coinvolte nello scatenamento dell’emicrania. Al dosaggio di 200-400mg/die, (sotto stretto controllo medico) il topiramato trova indicazione nelle forme di emicrania associata a disturbi d'ansia e dell'umore, nelle forme ad elevata frequenza di crisi e dopo la disintossicazione da abuso di analgesici. I possibili effetti collaterali? Si può verificare: calo del peso (non sempre spiacevole) formicolio alle dita (generalmente tollerabile) disturbi di concentrazione (occorre ridurre le dosi sotto controllo medico) ( Xagena2001 )
Dott. Fabio Antonaci, Dip. di Scienze Neurologiche , Istituto Mondino Pavia