Cancro polmonare in fase avanzata: gli alti livelli plasmatici di PD-L1 solubile sono prognostici di ridotta sopravvivenza
Il ligando 1 di morte cellulare programmata ( PD-L1) espresso nei tessuti tumorali è una molecola chiave per la soppressione immunitaria, dato il suo ruolo nei checkpoint immunitari.
Il significato e le implicazioni di PD-L1 solubile ( sPD-L1 ) plasmatico dei pazienti con cancro del polmone rimangono sconosciuti.
Sono stati raccolti in modo prospettico campioni di sangue da pazienti con carcinoma polmonare in stadio avanzato, e le concentrazioni plasmatiche sPD-L1 sono state misurate mediante saggio immunoassorbente legato all'enzima.
Sono state analizzate le correlazioni dei livelli di sPD-L1 plasmatico con stato clinico-patologico, dati di laboratorio e sopravvivenza dei pazienti.
Sono stati analizzati 96 pazienti con carcinoma polmonare avanzato, compresi 73 con adenocarcinoma, 12 con carcinoma a cellule squamose e 7 con carcinoma del polmone a piccole cellule.
65 erano naïve alla chemioterapia e 20 avevano ricevuto due o più linee di chemioterapia.
La concentrazione plasmatica sPD-L1 media di tutti i pazienti era 6.95 ng/ml e questo valore è significativamente aumentato rispetto a quello precedentemente riportato per i soggetti normali.
Non è stata trovata alcuna correlazione tra livello di sPD-L1 nel plasma e sottotipi istologici, stato genetico dell'adenocarcinoma, storia di fumo, stadio clinico o dati di laboratorio.
Tuttavia, la sopravvivenza globale è risultata significativamente ridotta nei pazienti con valori elevati ( maggiori o uguali a 7.32 ng/ml ) rispetto a valori bassi ( minori di 7.32 ng/ml ) di sPD-L1 plasmatico ( 13.0 vs 20.4 mesi; P=0.037 ).
In conclusione, alti livelli plasmatici di sPD-L1 sono stati associati a prognosi sfavorevole in pazienti con tumore al polmone in fase avanzata, probabilmente associati alla soppressione dell'immunità antitumorale. ( Xagena2017 )
Okuma Y et al, Lung Cancer 2017; 104: 1-6
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