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Correlazioni in Medicina



Concentrazioni di interleuchina-6 nel plasma, disfunzioni metaboliche e gravità dell’asma


L’asma grave è una malattia eterogenea e complessa associata a età più avanzata e obesità.
La presenza di infiammazione eosinofila ( tipo 2 ) in alcuni, ma non in tutti i pazienti con asma grave predice la risposta alle attuali terapie, ma i nuovi approcci terapeutici richiedono una migliore comprensione dei meccanismi della forma grave di asma non-tipo 2.
E’ stata presa in considerazione la possibilità che l'infiammazione sistemica, che sorge in sottogruppi di pazienti obesi e più anziani, aumenti la gravità dell'asma.

L'interleuchina-6 ( IL-6 ) è un biomarcatore di infiammazione sistemica e disfunzione metabolica, ed è stata esaminata l'associazione tra le concentrazioni di IL-6, disfunzione metabolica, e gravità dell'asma.

In questa analisi trasversale, i pazienti sono stati reclutati da due coorti: prevalentemente asmatici non-gravi dalla University of California San Francisco ( UCSF ) e asmatici, soprattutto gravi, dal Severe Asthma Research Program ( SARP ).
È stato generato un range di riferimento per IL-6 nel plasma in una coorte di pazienti sani di controllo.
Sono state confrontate le caratteristiche cliniche dei pazienti asmatici con più alte concentrazioni plasmatiche di IL-6 ( IL-6 alto ) e più basse ( IL-6 basso ) al valore del 95° percentile come limite superiore per la concentrazione plasmatica di IL-6 nella coorte sana.

E’ stata anche confrontata come la funzione polmonare, la frequenza delle esacerbazioni asmatiche, e la frequenza di asma grave differisse tra le popolazioni asmatiche con valori IL-6 alti e valori IL-6 bassi nelle due coorti di asma.

Tra il 2005 e il 2014 sono stati reclutati 249 pazienti da UCSF e tra il 2012 e il 2014 sono stati reclutati 387 pazienti da SARP.

Il valore del 95° percentile come limite superiore per la concentrazione plasmatica di IL-6 nella coorte sana ( n=93 ) è stato pari a 3.1 pg/ml, e il 14% ( 36/249 ) della coorte UCSF e il 26% ( 102/387 ) della coorte SARP avevano concentrazioni plasmatiche di IL-6 al di sopra di questo limite superiore.

I pazienti con IL-6 alta in entrambe le coorti con asma avevano un significativamente più alto indice di massa corporea ( BMI ), medio, ( P minore di 0.0001 ) e una maggiore prevalenza di ipertensione ( P minore di 0.0001 ) e di diabete mellito ( P=0.04 ), rispetto ai pazienti con valori bassi di IL-6.

I pazienti con IL-6 alta avevano anche una significativamente peggiore funzione polmonare e più frequenti esacerbazioni asmatiche, rispetto ai pazienti con IL-6 bassa ( tutti i valori P inferiori a 0.0001 ).

Anche se l'80% ( 111/138 ) dei pazienti asmatici con IL-6 alta erano obesi, il 62% ( 178/289 ) dei pazienti asmatici obesi aveva IL-6 bassa.

Tra i pazienti obesi, il volume espiratorio forzato in 1 secondo ( FEV1 ) era significativamente più basso nei pazienti con IL-6 alta rispetto ai pazienti con IL-6 bassa ( media percentuale prevista di FEV1=70.8% vs 78.3%; P=0.002 ), e la percentuale di pazienti che hanno riportato una riacutizzazione di asma negli ultimi 1-2 anni è stata maggiore nei pazienti con IL-6 alta rispetto ai pazienti con IL-6 bassa ( 66%, 73/111, vs 48%, 85/178; P=0.003 ).

Tra gli asmatici non-obesi, i valori di FEV1 e la frequenza delle esacerbazioni asmatiche negli ultimi 1-2 anni erano anche significativamente peggiori nei pazienti con IL-6 alta rispetto ai pazienti con IL-6 bassa ( media FEV1 predetto 66.4% vs 83.2%; P minore di 0.0001; 59%, 16/27, vs 34%, 108/320; P=0.01 ).

L’infiammazione sistemica IL-6 e le caratteristiche cliniche di disfunzione metabolica, che si verificano più comunemente in un sottogruppo di pazienti asmatici obesi, ma anche in un piccolo sottogruppo di pazienti non-obesi, sono associate a forma più grave di asma.
Questi dati forniscono elementi per intraprendere studi clinici con inibitori di IL-6 o con trattamenti in grado di ridurre la disfunzione metabolica in un sottogruppo di pazienti con asma grave.
L’interleuchina-6 plasmatica è un biomarker che potrebbe guidare la stratificazione dei pazienti in questi studi. ( Xagena2016 )

Peters MC et al, Lancet Respiratory Medicine 2016; 4: 574-584

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