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Correlazioni in Medicina



L’aggiunta di Clopidogrel all’Aspirina non offre alcun beneficio nella prevenzione dell’infarto miocardico e dell’ictus


Uno studio pubblicato sul the New England Journal of Medicine ha riscontrato che l’antiaggregante piastrinico Clopidogrel ( Plavix ), quando somministrato assieme all’Aspirina ( Acido AcetilSalicilico ), non è più efficace rispetto alla sola Aspirina nel ridurre l’incidenza di infarto miocardico, ictus o morte per cause cardiovascolari.

Nello studio CHARISMA ( Clopidogrel for High Atherothrombotic Risk and Ischemic Stabilization, Management and Avoidance ), 15.603 pazienti con malattia cardiovascolare o multipli fattori di rischio per gli eventi cardiovascolari, sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Clopidogrel 75mg/die in combinazione con Aspirina a basso dosaggio ( 75-162mg/die ) oppure solamente Aspirina a basso dosaggio.
I pazienti sono stati seguiti in media per 28 mesi.

Tra i 7.802 pazienti che hanno ricevuto Clopidogrel ed Aspirina, il 6.8% ( n = 534 ) è andato incontro ad infarto miocardico, ictus o morte per cause cardiovascolari, contro il 7.3% ( 573 di 7.801 ) di coloro che hanno assunto la sola Aspirina.

La differenza in favore del Clopidogrel non è risultata statisticamente significativa.

Nello studio CHARISMA, il 4.4% ( n = 346 ) dei pazienti che hanno assunto la combinazione Clopidogrel ed Aspirina hanno presentato episodi emorragici, riportati come sangunamento fatale, sanguinamento moderato, sanguinamento grave o emorragia intracranica.
Di contro, il 3.2% dei pazienti che hanno assunto la sola Aspirina ha manifestato uno di questi episodi emorragici.
Pertanto, i pazienti che hanno assunto l’associazione Clopidogrel ed Aspirina hanno presentato un rischio maggiore dell’1.2%.

I Ricercatori dello studio CHARISMA hanno concluso che …la combinazione di Clopidogrel ed Aspirina non è risultata significativamente più efficace della sola Aspirina nel ridurre l’incidenza di infarto miocardico, ictus o morte per cause cardiovascolari tra i pazienti con malattia cardiovascolare stabile o con diversi fattori di rischio cardiovascolare.
Il rischio di sanguinamento da moderato a grave è risultato aumentato.
Queste scoperte indicano che la duplice terapia antiaggregante non dovrebbe essere impiegata in questi pazienti . ( Xagena2006 )

Fonte: The News England Journal of Medicine, 2006


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