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Correlazioni in Medicina



Sospensione della Aspirina a basso dosaggio e rischio di eventi cardiovascolari


Vi sono crescenti preoccupazioni circa i rischi associati alla sospensione della Aspirina [ Acido Acetilsalicilico ] in assenza di interventi chirurgici importanti o sanguinamento.
Uno studio ha verificato se la sospensione a lungo termine dell'Aspirina a basso dosaggio e le interruzioni nel trattamento aumentino il rischio di eventi cardiovascolari.

È stato condotto uno studio di coorte su 601.527 utilizzatori di Aspirina a basso dosaggio per la prevenzione primaria o secondaria nel Registro svedese delle prescrizioni mediche tra il 2005 e il 2009 che avevano un'età superiore a 40 anni, erano privi di precedente malattia tumorale e avevano l’80% o più di aderenza durante il primo anno di trattamento osservato.
Gli eventi cardiovascolari sono stati identificati con i registri ospedalieri dei pazienti e di causa di morte.
I primi 3 mesi dopo un importante sanguinamento o intervento chirurgico sono stati esclusi dal tempo al rischio.

Durante un follow-up mediano di 3.0 anni, si sono verificati 62.690 eventi cardiovascolari.

I pazienti che hanno interrotto l'assunzione di Aspirina hanno avuto un più alto tasso di eventi cardiovascolari rispetto a quelli che hanno continuato ( hazard ratio aggiustato per le variabili, aH=1.37 ), corrispondente a un evento cardiovascolare aggiuntivo osservato ogni anno in 1 su 74 pazienti che hanno interrotto l’assunzione di Aspirina.

Il rischio è aumentato poco dopo la sospensione e non è sembrato diminuire nel tempo.

In conclusione, negli utilizzatori a lungo termine, l'interruzione dell'assunzione di Aspirina a basso dosaggio in assenza di un intervento chirurgico maggiore o sanguinamento è risultata associata a un aumento del rischio di eventi cardiovascolari superiore al 30%.
L'aderenza al trattamento con Aspirina a basse dosi in assenza di chirurgia maggiore o sanguinamento rappresenta probabilmente un obiettivo terapeutico importante. ( Xagena2017 )

Sundström J et al, Circulation 2017; 136: 1183-1192

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