L’Atomoxetina migliore del Metilfenidato nel disturbo da deficit di attenzione e di iperattività ?
L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha dato la sua approvazione alla messa in commercio di Strattera ( Atomoxetina ) , un farmaco di Eli Lilly per il trattamento del disturbo da deficit di attenzione e di iperattività ( ADHD ).
L’ADHD ( Attention Deficit Hyperactivity Disorder ) è un disturbo che colpisce circa il 6-10% dei bambini in età scolastica.
La malattia ha un forte impatto sia sull’apprendimento scolastico che sull’integrazione sociale.
Inoltre stanno emergendo sempre più prove che questo disturbo abbia ricadute ( maggiore morbidità ) nell’età adulta.
Prima dell’introduzione di Strattera il farmaco di scelta era il Metilfenidato ( Ritalin ), uno stimolante amfetaminico.
I derivati amfetaminici si sono dimostrati efficaci , ma attorno al loro impiego si sono accese controversie. Inoltre alcuni bambini non tollerano il Metilfenidato.
L’Atomoxetina , un inibitore del “transporter" presinaptico della norepinefrina , è il primo farmaco non-stimolante ad essere autorizzato per il trattamento del deficit di attenzione e di iperattività.
L’Atomoxetina è metabolizzata nel fegato dal citocromo P450 2D6 ( CYP 2D6 ) e presenta un’emivita plasmatica che varia dalle 4 ore nei rapidi metabolizzatori alle 19 ore nei lenti metabolizzatori.
I principali effetti collaterali osservati negli studi clinici pre-registrazione sono stati: cefalea e gastralgie.
Come per i farmaci stimolanti è stata anche osservata una riduzione dell’appetito , con perdita di peso.
Il Ritalin ( Metilfenidato ) era stato reintrodotto in Italia nel 2001 con l’indicazione : disturbo da deficit di attenzione.
In realtà il Metilfenidato non è un farmaco recente , perché in passato era impiegato in associazione agli antiepilettici. ( Xagena2002 )