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Correlazioni in Medicina



Effetti a lungo termine della somministrazione di Budesonide per via inalatoria sui noduli polmonari rivelati durante lo screening per tumore del polmone


Un precedente studio randomizzato di fase IIb, controllato con placebo e condotto nell'ambito di uno studio di screening per il carcinoma polmonare, ha dimostrato che la somministrazione di Budesonide per via inalatoria per un anno era associata a una regressione dei noduli polmonari non-solidi o parzialmente solidi, rilevati mediante tomografia computerizzata a basso dosaggio di radiazioni ( LDCT ) e non-indicativa nell'immediato per carcinoma polmonare.
Dato che alcuni di questi noduli possono essere precursori di adenocarcinoma a crescita lenta, uno studio clinico ha valutato i risultati a lungo termine ( una volta conclusa la somministrazione di Budesonide per un anno ) della tomografia computerizzata a basso dosaggio di radiazioni.

E’ stata analizzata l'evoluzione dei noduli target e non-target rilevati mediante tomografia computerizzata a basso dosaggio nel braccio trattato con Budesonide e nel braccio trattato con placebo nei 5 anni successivi la randomizzazione.
Sono stati inoltre analizzati il numero e le caratteristiche dei carcinomi polmonari diagnosticati durante il follow-up.

Lo studio ha evidenziato che nel braccio trattato con Budesonide il diametro medio massimo dei noduli non-solidi è risultato significativamente ridotto ( da 5.03 mm al basale a 2.61 mm dopo 5 anni ), rispetto a nessuna variazione significativa nelle dimensioni dei noduli osservata nel gruppo trattato con placebo.

Anche il diametro medio dei noduli parzialmente solidi è diminuito significativamente nel braccio trattato con Budesonide, ma solamente di 0.69 millimetri.

Le dimensioni dei noduli solidi non sono invece risultate variate.

Nei due gruppi di pazienti non è stata infine osservata alcuna differenza nel numero di nuove lesioni e di tumori polmonari.

In conclusione, la somministrazione di Budesonide per via inalatoria per un anno è risultata associata a una significativa riduzione delle dimensioni dei noduli non-solidi rilevati mediante screening con tomografia computerizzata a basso dosaggio di radiazioni dopo 5 anni.
Nonostante siano necessari ulteriori studi per valutare le implicazioni cliniche, tale evidenza è di fondamentale importanza nello screening dei pazienti in quanto alcuni di questi noduli possono progredire lentamente ad adenocarcinoma. ( Xagena2015 )

Veronesi G et al, Ann Oncol 2015; 26: 1025-1030

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