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Correlazioni in Medicina



Chemioterapia CHOP-simile con o senza Rituximab in giovani pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B con buona prognosi


Lo studio MInT ( MabThera International Trial ) è stato il primo a mostrare un miglioramento degli esiti a 3 anni con l’aggiunta di Rituximab ( MabThera ) a un regime CHOP-simile ( Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisone ) in giovani pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B con buona prognosi.

Il prolungamento del follow-up si è reso necessario per stabilire gli effetti a lungo termine.

Nello studio randomizzato e in aperto MInT, pazienti provenienti da 18 Paesi ( età 18-60 anni con nessuno o un fattore di rischio in accordo all’Indice prognostico internazionale [ International Prognostic Index ( IPI ) ], malattia di stadio II-IV o malattia di stadio I con massa ) sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere 6 cicli di una chemioterapia CHOP-simile con o senza Rituximab.

Siti voluminosi ed extranodali hanno ricevuto un trattamento radioterapico aggiuntivo.

L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da eventi e le analisi sono state condotte per intention-to-treat.

Questo studio osservazionale è un follow-up dello studio MInT, che è stato interrotto nel 2003.

La popolazione per intention-to-treat ha incluso 410 pazienti assegnati alla sola chemioterapia e 413 assegnati a chemioterapia più Rituximab.

Dopo un follow-up mediano di 72 mesi, la sopravvivenza libera da eventi a 6 anni è stata pari al 55.8% ( 166 eventi ) per pazienti del gruppo solo chemioterapia e 74.3% ( 98 eventi ) per quelli del gruppo chemioterapia più Rituximab ( differenza tra i gruppi 18.5%, log-rank p inferiore a 0.0001 ).

L’analisi a variabili multiple ha mostrato che la sopravvivenza libera da eventi è stata influenzata da gruppo di trattamento, presenza di massa tumorale e indice prognostico internazionale aggiustato per età e che la sopravvivenza generale è influenzata solo dal gruppo di trattamento e dalla presenza di massa tumorale.

Dopo chemioterapia e Rituximab, è stato possibile definire un sottogruppo favorevole ( IPI=0, no massa ) da uno meno favorevole ( IPI=1 o massa o entrambi; sopravvivenza libera da eventi 84.3% vs 71.0%, log-rank p=0.005 ).

Nello studio, 18 ( 4.4% ) secondi tumori si sono manifestati nel gruppo solo chemioterapia e 16 ( 3.9% ) nel gruppo chemioterapia e Rituximab ( Fisher's exact p=0.730 ).

In conclusione, Rituximab aggiunto a 6 cicli di chemioterapia CHOP-simile ha migliorato gli esiti a lungo termine nei giovani pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B.
La definizione di due sottogruppi prognostici consente un approccio terapeutico più rifinito a questi pazienti rispetto alla valutazione basata solo sull’indice prognostico internazionale. ( Xagena2011 )

Pfreundschuh M et al, Lancet Oncol 2011; 12: 1013-1022

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