Ipertensione polmonare, evitare l’uso dei calcioantagonisti
L’American College of Chest Phisicians ( ACCP ) – Diagnosis and Management of Pulmonary Arterial Hypertension: ACCP Evidence–Based Clinical Practice Guideline fornisce raccomandazioni sulla diagnosi e sul trattamento dell’ipertensione polmonare.
Le lineeguida invitano a non impiegare i calcioantagonisti nel trattamento dell’ipertensione polmonare a causa degli effetti indesiderati potenzialmente fatali.
Il mancato trattamento dell’ipertensione polmonare può causare gravi complicanze: difficoltà nella respirazione, coaguli ematici, edema polmonare.
Le donne in gravidanza ed i pazienti con malattia respiratoria sono a più elevato rischio di sviluppare gravi complicanze.
Il test genetico può aiutare ad identificare i pazienti che sono maggiormente a rischio di sviluppare l’ipertensione polmonare, permettendo uno stretto monitoraggio di questi pazienti ed il trattamento ai primi segni della malattia.
L’incidenza dell’ipertensione polmonare non è nota.
Si stima che negli Stati Uniti siano 100.000 le persone che soffrono di ipertensione polmonare.
L’ipertensione polmonare si può sviluppare nei pazienti di tutte le età ed i gruppi etnici.
Tuttavia le donne di età compresa tra 20 e 40 anni hanno la più alta incidenza di ipertensione polmonare.( Xagena2004 )
Fonte: American College of Chest Physicians, 2004
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