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Correlazioni in Medicina



La combinazione Volasertib e Citarabina a basso dosaggio aumenta la sopravvivenza nella leucemia mieloide acuta


Uno studio randomizzato di fase 2 ha mostrato che l'aggiunta di Volasertib a basse dosi di Citarabina ha migliorato la risposta e ha prolungato la sopravvivenza nei pazienti con leucemia mieloide acuta.

Volasertib è un inibitore selettivo della polo-like chinasi ( Plk ), un enzima che regola la mitosi e la cui inibizione determina l’arresto del ciclo cellulare con conseguente apoptosi.

Hanno preso parte allo studio 86 pazienti ( età media: 75 anni ) con leucemia mieloide acuta che non erano idonei per la terapia di induzione intensiva.
I pazienti sono stati sottoposti a uno di due regimi di trattamento in cicli di 4 settimane. 43 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a 20 mg di Citarabina due volte al giorno per 10 giorni, ed è stato aggiunto Volasertib al dosaggio di 350 mg nei giorni 1 e 15.
Gli altri 43 pazienti hanno ricevuto solo Volasertib.

L’endpoint primario era rappresentato dalla risposta oggettiva, definita come remissione completa o remissione completa con incompleto recupero della conta ematica.
Endpoint secondari erano: sopravvivenza globale, sopravvivenza libera da recidiva, e incidenza e gravità degli eventi avversi.

Un più alto tasso di risposta è stato osservato tra i pazienti che hanno ricevuto Volasertib ( 31% vs 13.3%; odds ratio, OR = 2.91, P = 0.052 ).

Tra i pazienti con citogenetica non-favorevole, 5 su 14 pazienti ( 36% ) hanno risposto alla combinazione, e 1 su 14 ( 7% ) ha risposto alla sola Citarabina.

I pazienti assegnati al regime di combinazione hanno anche dimostrato una maggiore sopravvivenza mediana libera da eventi ( 5.6 vs 2.3 mesi; hazard ratio, HR = 0.57 ) e una più lunga sopravvivenza mediana globale ( 8 vs 5.2 mesi; HR = 0.63 ).

Nel braccio combinazione sono stati riscontrati più alti tassi di eventi gastrointestinali di grado 3 ( 21% vs 7% ), neutropenia febbrile ( 38% vs 7% ) e infezioni ( 38% vs 7% ).
Non sono state osservate differenze nel tasso di mortalità a 30, 60 o 90 giorni tra i gruppi di trattamento. ( Xagena2014 )

Fonte: Blood, 2014

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