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Correlazioni in Medicina



Associazione tra prelievo endoscopico di vasi vs prelievo aperto e mortalità, complicanze della ferita ed eventi cardiovascolari nei pazienti sottoposti a intervento di bypass coronarico


La sicurezza e la durata del prelievo endoscopico di vasi nell’intervento di innesto di bypass coronarico ( CABG ) è stata recentemente messa in discussione.

Sono stati confrontati i risultati a lungo termine del prelievo endoscopico di vasi vs prelievo aperto nei pazienti Medicare sottoposti a innesto di bypass coronarico negli Stati Uniti.

Sono stati esaminati in uno studio osservazionale 235.394 pazienti Medicare sottoposti a CABG isolato tra il 2003 e il 2008 in 934 Centri chirurgici che facevano parte del database Society of Thoracic Surgeons ( STS ).
I dati STS sono stati collegati ai file Medicare per consentire una valutazione ( follow-up medio di 3 anni ) fino alla fine del 2008.

La principale misura di esito era la mortalità per tutte le cause.
Le misure di esito secondario includevano complicanze della ferita e il composito di morte, infarto miocardico e rivascolarizzazione.

Sulla base dei dati Medicare, il 52% dei pazienti ha subito il prelievo endoscopico di vasi durante CABG.

Dopo aggiustamento del propensity score per le caratteristiche cliniche, non sono risultate differenze significative tra i tassi di mortalità a lungo termine ( 13.2% vs 13.4% ) e il composito di morte, infarto miocardico e rivascolarizzazione ( 19.5% vs 19.7% ).

L’analisi time-to-event per i pazienti che hanno subito il prelievo endoscopico di vasi versus prelievo aperto ha evidenziato un hazard ratio ( HR ) aggiustato di 1.00 per la mortalità e di 1.00 per l’esito composito.

Il prelievo endoscopico di vasi è stato associato a minori complicanze del sito di raccolta inferiori rispetto al prelievo aperto ( 3.0% vs 3.6%,; HR aggiustato, 0.83, P minore di 0.001 ).

In conclusione, tra i pazienti sottoposti a bypass aorto-coronarico, l'uso di prelievo endoscopico di vasi rispetto al prelievo in aperto non è stato associato a un aumento della mortalità. ( Xagena2012 )

Williams JB et al, JAMA 2012; 308: 475-484


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