Eventi cardiovascolari e mortalità nei pazienti con incidentalomi surrenalici non-secernenti o associati a fenotipo intermedio o sindrome di Cushing subclinica
La scoperta incidentale di masse surrenaliche è aumentata negli ultimi anni.
Lievi alterazioni della secrezione del cortisolo senza segni clinici di ipercortisolismo palese ( sindrome di Cushing subclinica ) sono un riscontro comune nei pazienti con questi tumori.
Sebbene alterazioni metaboliche e aumento del rischio cardiovascolare siano stati notati nei pazienti con sindrome di Cushing subclinica, l'incidenza di eventi cardiovascolari e la mortalità a lungo termine non sono state valutate.
Si è cercato di stabilire la frequenza di nuovi eventi cardiovascolari e la mortalità nei pazienti con incidentalomi del surrene non-secernenti, tumori a fenotipo intermedio, o quelli che causano sindrome di Cushing subclinica.
Nel periodo 1995-2010, i pazienti con incidentalomi del surrene che sono giunti all’osservazione presso l’Unità di Endocrinologia dell’ospedale S. Orsola-Malpighi, a Bologna, in Italia, sono stati arruolati nello studio.
Gli individui sono stati valutati ogni 18-30 mesi per i primi 5 anni ( follow-up 7.5 anni; range: 26 mesi e 15 anni ).
Le concentrazioni di cortisolo dopo il test di soppressione con Desametasone ( DST ) 1 mg sono state utilizzate per definire gli incidentalomi surrenalici non-secernenti ( +50 nmol/l ) e a fenotipo intermedio ( 50-138 nmol/l ) e la sindrome di Cushing subclinica ( 138 nmol/l ).
Alla fine del follow-up, i pazienti sono stati riclassificati in base al pattern secernenti invariato o peggiorato rispetto al basale.
Sono stati valutati 198 pazienti; al termine del follow-up, 114 pazienti presentavano incidentalomi surrenalici stabili non-secernenti, 61 avevano un fenotipo intermedio stabile o sindrome di Cushing subclinica, e 23 avevano un pattern di secrezione peggiorato.
In confronto ai pazienti con incidentalomi surrenalici stabili non-secernenti, l'incidenza di eventi cardiovascolari è risultata maggiore nei soggetti con un fenotipo intermedio stabile o sindrome di Cushing subclinica ( 6.7% vs 16.7%; P=0.04 ) e in quelli con pattern secernenti peggiorati ( 6.7% vs 28.4%; P=0.02 ).
Gli eventi cardiovascolari sono stati indipendentemente associati con un cambiamento ( dal basale alla fine del follow-up ) nelle concentrazioni di cortisolo dopo DST ( hazard ratio, HR=1.13, P=0.001 ).
I tassi di sopravvivenza per mortalità per tutte le cause sono stati più bassi nei pazienti con incidentalomi surrenalici stabili a fenotipo intermedio o sindrome di Cushing subclinica rispetto a quelli con masse non-secernenti stabili ( 57.0% vs 91.2%; P=0.005 ).
I fattori associati alla mortalità erano l'età ( HR=1.06, P=0.03 ) e le concentrazioni medie di cortisolo dopo DST ( HR=1.10, P=0.04 ).
Rispetto ai pazienti con incidentalomi surrenalici non-secernenti stabili, la sopravvivenza non-aggiustata per la mortalità cardiovascolare è stata più bassa nei pazienti con fenotipo intermedio stabile o sindrome di Cushing subclinica ( 97.5% vs 78.4%; P=0.02 ) e in quelli con pattern secernenti peggiorati ( 97.5% vs 60.0%; P=0.01 ).
La mortalità per cancro non è risultata differente tra i due gruppi.
Anche quando i segni clinici di ipercortisolismo palese non sono presenti, i pazienti con incidentalomi surrenalici e ipercortisolismo lieve hanno un aumentato rischio di eventi cardiovascolari e di mortalità. ( Xagena2014 )
Di Dalmazi G et al, Lancet 2014;2:396-405
Endo2014