Predittori di eventi vascolari ricorrenti a lungo termine successivi a ictus ischemico in giovane età
I dati sul rischio a lungo termine e i predittori di eventi trombotici ricorrenti successivi a ictus ischemico in giovane età sono limitati.
Sono stati seguiti 1.867 pazienti con primo ictus ischemico all’età compresa tra 18 e 45 anni ( età media, 36.8 anni, donne 49.0% ), come parte dell’Italian Project on Stroke in Young Adults ( IPSYS ).
Il follow-up è stato di 40 mesi ( dal 25º al 75º percentile, 53 ).
L'end point primario era un composito di ictus ischemico, attacco ischemico transitorio ( TIA ), infarto miocardico, o altri eventi arteriosi.
163 pazienti hanno avuto recidive di eventi trombotici ( tasso medio, 2.26 per 100 anni-persona a rischio ).
A 10 anni, il rischio cumulativo è stato del 14.7% per l’endpoint primario, 14.0% per l’ischemia cerebrale e 0.7% per l’infarto del miocardio o altri eventi arteriosi.
Una anamnesi familiare di ictus, emicrania con aura, anticorpi antifosfolipidi circolanti, sospensione di farmaci antipertensivi e antiaggreganti piastrinici, e ogni aumento di un tradizionale fattore di rischio vascolare erano predittori indipendenti dell’endpoint composito.
In conclusione, tra i pazienti con ictus ischemico di età compresa tra 18 e 45 anni, il rischio a lungo termine di eventi trombotici ricorrenti è associato a fattori di rischio modificabili, specifici per l’età.
Il punteggio proposto dallo studio IPSYS può servire come strumento per la stima del rischio. ( Xagena2014 )
Pezzini A et al, Circulation 2014; 129: 1668-1676
Cardio2014 Neuro2014