Riduzione della pressione arteriosa nelle persone a rischio intermedio, senza malattie cardiovascolari
La terapia antipertensiva riduce il rischio di eventi cardiovascolari tra le persone ad alto rischio e tra quelle con una pressione sistolica di 160 mm Hg o superiore, ma il suo ruolo nelle persone a rischio intermedio e con pressione sanguigna più bassa non è ben definito.
Sono stati randomizzati 12.705 partecipanti a rischio intermedio che non avevano malattie cardiovascolari a ricevere Candesartan ( Blopress ) alla dose di 16 mg al giorno e Idroclorotiazide alla dose di 12.5 mg al giorno oppure placebo.
Il primo endpoint co-primario composito era rappresentato da morte per cause cardiovascolari, infarto miocardico non-fatale o ictus non-fatale; il secondo endpoint co-primario comprendeva inoltre arresto cardiaco resuscitato, insufficienza cardiaca e rivascolarizzazione.
Il follow-up mediano è stato di 5.6 anni.
La pressione arteriosa media dei partecipanti al basale era 138.1 / 81.9 mm Hg; la diminuzione della pressione sanguigna è stata di 6.0 / 3.0 mm Hg maggiore nel gruppo trattamento attivo rispetto al gruppo placebo.
Il primo endpoint co-primario si è verificato in 260 partecipanti ( 4.1% ) nel gruppo di trattamento attivo e in 279 ( 4.4% ) nel gruppo placebo ( hazard ratio, HR=0.93; P=0.40 ); il secondo endpoint co-primario si è verificato in 312 partecipanti ( 4.9% ) e 328 partecipanti ( 5.2% ), rispettivamente ( hazard ratio, HR=0.95; P=0.51 ).
In uno dei tre sottogruppi prespecificati basati su ipotesi, i partecipanti al sottogruppo del terzo superiore della pressione sanguigna sistolica ( superiore a 143.5 mm Hg ) che erano nel gruppo di trattamento attivo avevano tassi significativamente più bassi di primo e secondo esito co-primario rispetto a quelli nel gruppo placebo; gli effetti sono stati neutri nel terzo medio e inferiore ( P=0.02 e P=0.009, rispettivamente, per andamento dei due risultati ).
La terapia con Candesartan alla dose di 16 mg al giorno e Idroclorotiazide a una dose di 12.5 mg al giorno non era associata a un tasso inferiore di eventi cardiovascolari maggiori rispetto al placebo tra le persone a rischio intermedio senza malattie cardiovascolari. ( Xagena2016 )
Lonn EM et al, N Engl J Med 2016; 374: 2009-2020
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