MedFocus.it

Correlazioni in Medicina



Esiti clinici e sopravvivenza in seguito al trattamento del cancro alla prostata metastatico refrattario alla castrazione con Docetaxel da solo o con Stronzio-89, Acido Zoledronico, o entrambi


Il tumore della prostata refrattario alla castrazione ( CRPC ) metastatico alle ossa ha una prognosi infausta ed elevata morbilità.
L'Acido Zoledronico ( Zometa ) è comunemente combinato con Docetaxel ( Taxotere ), nella pratica, ma manca l’evidenza che la combinazione sia efficace, e lo Stronzio-89 ( Sr89 ) è generalmente utilizzato in modo palliativo in pazienti non-idonei alla chemioterapia.

Una analisi di fase 2 dello studio TRAPEZE ha confermato che combinare i farmaci era sicuro e fattibile, e gli obiettivi della fase 3 hanno incluso la valutazione dei trattamenti sulla sopravvivenza.

E’ stata determinata l'efficacia clinica e il rapporto costo-efficacia della combinazione Docetaxel, Acido Zoledronico e SR89, tutti con vantaggi palliative e utilizzati nel carcinoma alla prostata refrattario alla castrazione con metastasi ossee per controllare i sintomi a livello delle ossa e, per Docetaxel, per prolungare la sopravvivenza.

Lo studio TRAPEZE ha confrontato Docetaxel da solo o con Acido Zoledronico, Sr89, o entrambi.
Una coorte di 757 partecipanti è stata reclutata tra il 2005 e il 2012 dagli ospedali del Regno Unito.
Nel complesso, 169 partecipanti ( 45% ) avevano ricevuto radioterapia palliativa, e il livello di antigene prostatico specifico ( PSA ) era 146.
I follow-up sono stati effettuati per almeno 12 mesi.
Sono stati somministrati fino a 10 cicli di Docetaxel da solo; Docetaxel con Acido Zoledronico; Docetaxel con una singola dose di Sr89 dopo 6 cicli; o Docetaxel con sia Acido Zoledronico sia SR89.

Gli esiti primari hanno incluso sopravvivenza libera da progressione clinica ( progressione del dolore, eventi correlati allo scheletro, o morte ) e costo-efficacia.
Gli esiti secondari hanno incluso intervallo senza eventi correlati allo scheletro, intervallo libero da progressione del dolore, eventi correlati allo scheletro totale e sopravvivenza globale.

Nel complesso, su 757 partecipanti, 349 ( 46% ) hanno completato il trattamento con Docetaxel.
L’età mediana era di 68 anni.

La sopravvivenza libera da progressione clinica non ha raggiunto la significatività statistica sia per Sr89 che per Acido Zoledronico.

Aggiustando per tutte le variabili di stratificazione è stato evidenziato un beneficio di Sr89 sulla sopravvivenza libera da progressione clinica ( hazard ratio, HR=0.85; P=0.03 ) ed è stato confermato nessun effetto dell’Acido Zoledronico ( HR=0.98; P=0.81 ); l’Acido Zoledronico ha avuto un effetto significativo sull’intervallo libero da eventi correlati allo scheletro ( HR=0.78; P=0.01 ).

Per la sopravvivenza globale, non vi è stato alcun effetto di Sr89 ( HR=0.92; P=0.34 ) o dell’Acido Zoledronico ( HR=0.99; P=0.91 ).

In conclusione, Sr-89 in combinazione con Docetaxel ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione clinica, ma non ha migliorato la sopravvivenza globale, intervallo senza eventi scheletro-correlati, o gli eventi correlati allo scheletro totali; l’Acido Zoledronico non ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione clinica o la sopravvivenza globale, ma ha migliorato in modo significativo l’intervallo mediano libero da eventi scheletro-correlati e ha ridotto gli eventi correlati allo scheletro totali di circa un terzo, indicando un ruolo come terapia di mantenimento post-chemioterapia. ( Xagena2016 )

James ND et al, JAMA Oncol 2016; 2: 493-499

Onco2016 Uro2016 Med2016 Farma2016

Altri articoli