Terapia adiuvante con Docetaxel e Ciclofosfamide più Trastuzumab in pazienti con tumore alla mammella in fase iniziale con amplificazione di HER-2
Risultati precedenti hanno suggerito che il trattamento con Docetaxel più Ciclofosfamide è in grado di migliorare la sopravvivenza libera da malattia e la sopravvivenza generale rispetto al trattamento con Doxorubicina più Ciclofosfamide nel tumore alla mammella in stadio iniziale.
Uno studio ha valutato l’aggiunta per 1 anno di Trastuzumab ( Herceptin ) a un regime non-basato su antracicline, Docetaxel ( Taxotere ) più Ciclofosfamide ( Endoxan ), in pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale con amplificazione di HER2.
Inoltre, è stato valutato se questo regime fosse ugualmente efficace in pazienti con malattia con o senza amplificazione di TOP2A.
Lo studio in aperto, a gruppo singolo e di fase 2, ha coinvolto pazienti di età compresa tra 18 e 75 anni; con un performance status ECOG ( Eastern Cooperative Oncology Group ) uguale o inferiore a 1; con tumore mammario in fase iniziale con amplificazione di HER2; con carcinoma mammario invasivo operabile e confermato per via istologica; con campioni di tessuto mammario adeguati per analisi FISH dello status di TOP2A e con un’adeguata funzione ematologica, renale, epatica e cardiaca.
Le pazienti hanno ricevuto 4 cicli da 21 giorni di Docetaxel per via intravenosa alla dose di 75 mg/m2, più Ciclofosfamide per via intravenosa alla dose di 600 mg/m2, più Trastuzumab 4 mg/kg per via intravenosa ( dose di carico ) al giorno 1 e 2 mg/kg nei giorni 1, 8 e 15 durante la chemioterapia, seguiti da Trastuzumab 6 mg/kg ogni 3 settimane per la restante parte dell’anno.
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da malattia a 2 anni nei pazienti con e senza amplificazione di TOP2A.
L’analisi primaria è stata condotta per intention-to-treat.
Nel periodo 2007-2009 sono stati arruolati 493 pazienti.
Dopo un follow-up mediano di 36.1 mesi, la sopravvivenza mediana libera da malattia a 2 anni è stata del 97.8% e la sopravvivenza generale a 2 anni del 99.5% per i 190 pazienti con malattia con amplificazione di TOP2A.
Per i 248 pazienti con malattia senza amplificazione di TOP2A, la sopravvivenza mediana libera da malattia a 2 anni è stata pari a 97.9% e la sopravvivenza generale a 2 anni a 98.8%.
In 55 pazienti non è stato possibile valutare lo status di TOP2A.
Nei 486 pazienti che avevano ricevuto almeno una dose del farmaco in studio, gli eventi avversi più comuni di qualunque grado sono stati fatigue ( 284 pazienti, 58.4% ), neutropenia ( n=250, 51.4% ) e nausea ( n=217, 44.7% ).
I più comuni effetti tossici di grado 3-4 sono stati neutropenia ( n=229, 47.1% ), neutropenia febbrile ( n=30, 6.2% ), fatigue ( n=21, 4.3% ) e diarrea ( n=16, 3.3% ).
Disfunzione cardiaca si è presentata in 29 ( 6.0% ) pazienti ( in 12 [ 2.5% ] di grado 1, in 15 [ 3.1% ] di grado 2, e in 2 [ 0.4% ] di grado 3 ).
In totale, 23 pazienti hanno avuto almeno un evento avverso grave legato al trattamento dello studio; 16 pazienti hanno sospeso Trastuzumab a causa di disfunzione cardiaca.
In conclusione, un regime breve di 4 cicli di Docetaxel e Ciclofosfamide in combinazione con Trastuzumab può rappresentare una opzione per il trattamento adiuvante di donne con carcinoma mammario in fase iniziale a basso rischio e con amplificazione di HER2, indipendentemente dallo status di TOP2A. ( Xagena2013 )
Jones SE et al, Lancet Oncol 2013; 14: 1121-1128
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