Cambiamenti nei biomarcatori cardiaci durante il trattamento con Doxorubicina di pazienti pediatrici con leucemia linfoblastica acuta ad alto rischio: associazioni con esiti ecocardiografici a lungo termine
La Doxorubicina ( Adriamicina, Adriblastina ) causa danno cardiaco e cardiomiopatia in bambini con leucemia linfoblastica acuta.
La misurazione dei livelli di biomarcatori durante la terapia potrebbe aiutare a personalizzare il trattamento grazie all’identificazione immediata del danno cardiaco e della cardiomiopatia.
Bambini con leucemia linfoblastica acuta ad alto rischio sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Doxorubicina da sola ( n=100; 75 analizzati ) o Doxorubicina con Dexrazoxane ( Cardioxane ) ( n=105; 81 analizzati ).
Ecocardiogrammi e misurazioni seriali di troponina T cardiaca ( biomarcatore del danno cardiaco ), frammento N-terminale del propeptide natriuretico di tipo B ( biomarcatore di cardiomiopatia ) e proteina C-reattiva ad alta sensibilità ( biomarcatore di infiammazione; hs-CRP ) sono stati ottenuti prima, durante e dopo il trattamento.
I livelli di troponina T cardiaca sono risultati aumentati nel 12% dei bambini nel gruppo Doxorubicina e nel 13% di quelli del gruppo Doxorubicina e Dexrazoxano prima del trattamento ma nel 47% e nel 13%, rispettivamente, dopo il trattamento ( P=0.005 ).
I livelli di frammento N-terminale del propeptide natriuretico di tipo B sono risultati aumentati nel 89% dei bambini del gruppo Doxorubicina e nel 92% di quelli del gruppo Doxorubicina e Dexrazoxano prima del trattamento ma solo nel 48% e nel 20%, rispettivamente, dopo il trattamento ( P=0.07 ).
La percentuale di bambini con aumento dei livelli di proteina C-reattiva ad alta sensibilità non ha mostrato differenze tra i gruppi in nessuna delle misurazioni.
Nei primi 90 giorni di trattamento, aumenti rilevabili nei livelli di troponina T cardiaca sono risultati associati a riduzioni anomale della massa ventricolare sinistra e dello spessore della parete posteriore ventricolare sinistra a fine diastole 4 anni più tardi ( P inferiore a 0.01 ); aumenti nel frammento N-terminale del propeptide natriuretico di tipo B ) ( pro-BNP ) sono risultati legati a un rapporto anomalo spessore / dimensione a livello ventricolare sinistro, che suggerisce un rimodellamento ventricolare sinistro, 4 anni più tardi ( P=0.01 ).
Aumenti nella proteina C-reattiva ad alta sensibilità non sono stati associati ad alcuna variabile ecocardiografica.
In conclusione, la troponina T cardiaca e il frammento N-terminale del propeptide natriuretico di tipo B potrebbero rappresentare biomarcatori promettenti di cardiotossicità in bambini con leucemia linfoblastica acuta ad alto rischio, ma servono studi di validazione per stabilire in modo completo il loro intervallo di utilità clinica. ( Xagena2012 )
Lipshultz SE et al, J Clin Oncol 2012; 30: 1042-1049
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