Ictus o attacco ischemico transitorio nei pazienti con pacemaker transvenoso o defibrillatore e forame ovale pervio alla ecocardiografia
Un forame ovale pervio ( PFO ) può consentire l’embolizzazione arteriosa di trombi che si accumulano sui cateteri dei dispositivi elettrici cardiaci impiantabili nelle camere cardiache destre.
Si è cercato di determinare se un forame ovale pervio aumenta il rischio di ictus / attacco ischemico transitorio ( TIA ) nei pazienti con cateteri di dispositivi endocardiaci.
Sono stati valutati retrospettivamente tutti i pazienti che avevano dispositivi endocardiaci impiantati nel periodo 2000-2010 presso la Mayo Clinic di Rochester ( Stati Uniti ).
L'ecocardiografia è stata utilizzata per stabilire le coorti con forame ovale pervio e senza ( no-PFO ).
L'endpoint primario di ictus / TIA coerente con una eziologia cardioembolica e l'endpoint secondario di mortalità post-impianto durante il follow-up sono stati confrontati nei pazienti con forame ovale pervio rispetto ai pazienti no-PFO.
Sono stati analizzati 6.075 pazienti ( 364 con PFO ) seguiti per una media di 4.7 anni.
L'endpoint primario di ictus / TIA è stato raggiunto in 30 pazienti su 364 ( 8.2% ) con forame ovale pervio rispetto a 117 pazienti su 5711 ( 2.0% ) no-PFO ( hazard ratio, HR=3.49; P minore di 0.0001 ).
L'associazione tra forame ovale pervio e ictus / TIA è rimasta significativa dopo aggiustamento multivariato per età, sesso, storia di ictus / TIA, fibrillazione atriale e uso basale di Aspirina / Warfarin ( HR=3.30; P minore di 0.0001 ).
Non vi è stata alcuna differenza significativa nella mortalità per qualsiasi causa tra pazienti con forame ovale pervio e pazienti no-PFO ( HR=0.91; P=0.25 ).
In conclusione, nei pazienti con dispositivi endocardiaci, la presenza di forame ovale pervio alla ecocardiografia di routine è associata a un sostanziale aumento del rischio di ictus embolico / TIA.
Questa scoperta indica un ruolo utile dello screening per il forame ovale pervio in pazienti che necessitano di dispositivi elettronici impiantabili cardiaci; se viene rilevato un forame ovale pervio, possono essere considerati la chiusura del forame ovale pervio, gli anticoagulanti, o il posizionamento di cateteri non-vascolari. ( Xagena2013 )
DeSimone CV et al, Circulation 2013; 128: 1433-1441
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