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Correlazioni in Medicina



Le microemorragie cerebrali sono frequenti nell’endocardite infettiva


Le microemorragie cerebrali sono state descritte utilizzando la risonanza magnetica in pazienti con fattori di rischio cardiovascolare o pregresso ictus e potrebbero essere un indicatore di malattia dei piccoli vasi .

Sono stati riscontrati microsanguinamenti cerebrali in casi isolati di endocardite infettiva, ma la loro frequenza e l'associazione non è ancora stata oggetto di studio.

E’ stato condotto uno studio caso-controllo in un Centro di cura terziario, e sono state eseguite risonanze magnetiche sistematiche, incluse le sequenze T2 pesate, su 60 pazienti con endocardite infettiva, entro 7 giorni di ricovero ospedaliero, e in 120 soggetti di controllo senza endocardite infettiva abbinati per età e sesso.

Il livello di concordanza per la presenza di microemorragie cerebrali è stato elevato con un coefficiente di 0.70 per le regioni subcorticali fino a 0,91 per le aree corticali. Le microemorragie cerebrali erano più frequenti nei pazienti con endocardite infettiva ( 57% ) rispetto ai soggetti di controllo ( 15% ).

In conclusione, le microemorragie cerebrali sono molto frequenti nei pazienti con endocardite infettiva. La forte associazione trovata tra endocardite infettiva e microemorragie cerebrali è a supporto della necessità di un'ulteriore valutazione delle microemorragie come criterio diagnostico aggiuntivo di endocardite infettiva. ( Xagena2009 )

Klein I et al, Stroke 2009; 40: 3461-3465


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