Valore prognostico delle manifestazioni cutanee di endocardite infettiva
L’endocardite infettiva è una malattia rara con prognosi sfavorevole.
Quando si sospetta endocardite infettiva, è obbligatorio un esame della pelle per cercare un punto di ingresso e lesioni della pelle classiche per aiutare a diagnosticare e gestire la condizione.
È stata descritta la prevalenza di fattori associati con manifestazioni dermatologiche in pazienti con accertata endocardite infettiva mediante uno studio epidemiologico osservazionale, prospettico, compiuto sulla popolazione nel 2008.
Successivamente, i dati dermatologici raccolti sono stati sottoposti ad analisi post hoc.
Sono stati coinvolti pazienti ( n=497 ) con diagnosi di endocardite infettiva in 7 regioni francesi e ricoverati in Francia, che soddisfacevano i criteri Duke modificati.
Sono stati raccolti dati del paziente e informazioni epidemiologiche sulla malattia, concentrandosi sulle più classiche manifestazioni dermatologiche di endocardite infettiva ( noduli di Osler, lesioni di Janeway, porpora, emorragie congiuntivali ).
Tra i 497 casi accertati di endocardite infettiva, 487 avevano uno stato dermatologico conosciuto.
Di 487 casi, 58 ( 11.9% ) avevano manifestazioni cutanee, tra cui 39 ( 8.0% ) con porpora, 13 ( 2.7% ) con noduli di Osler, 8 ( 1.6% ) con lesioni di Janeway e 3 ( 0.6% ) con emorragie congiuntivali ( 5 pazienti avevano 2 manifestazioni cutanee ).
I pazienti con manifestazioni cutanee avevano un più alto tasso di complicanze extracardiache correlate a endocardite infettiva rispetto ai pazienti senza manifestazioni cutanee, soprattutto emboli cerebrali ( 32.8% vs 18.4%, P=0.01 ), senza un aumento della mortalità.
I pazienti con porpora avevano grandi vegetazioni cardiache ( 18.1 vs 13.7 mm, P=0.01 ) e le lesioni di Janeway erano associate a più emboli extracerebrali ( 75.0% vs 31.8%, P=0.02 ).
In conclusione, le manifestazioni cutanee specifiche di endocardite infettiva sono associate a un più alto rischio di complicanze e dovrebbero allertare i medici a esaminare le complicanze extracardiache, in particolare con l'imaging cerebrale. ( Xagena2014 )
Servy A et al, JAMA Dermatol 2014;150:494-500
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