Assunzione di flavonoidi dietetici per lungo periodo e declino cognitivo soggettivo negli uomini e nelle donne statunitensi
Sono state esaminate in modo prospettico le associazioni tra flavonoidi alimentari a lungo termine e declino cognitivo soggettivo ( SCD ).
Sono state seguite 49.493 donne partecipanti al Nurses' Health Study ( NHS ) ( 1984-2006 ) e 27.842 uomini al Health Professionals Follow-Up Study ( HPFS ) ( 1986-2002 ).
Per lo studio NHS, l'assunzione dietetica media a lungo termine è stata calcolata da 7 questionari semiquantitativi ripetuti sulla frequenza degli alimenti ( SFFQ ), e il declino cognitivo soggettivo è stato valutato nel periodo 2012-2014.
Per lo studio HPFS, l'assunzione dietetica media è stata calcolata da 5 questionari SFFQ ripetuti e il declino cognitivo soggettivo è stato valutato nel periodo 2008-2012.
Una maggiore assunzione di flavonoidi totali è stata associata a minori probabilità di declino cognitivo soggettivo dopo aggiustamento per età, apporto energetico totale, principali fattori non-alimentari e fattori dietetici specifici.
In un confronto tra i quintili più alti e quelli più bassi dell'assunzione totale di flavonoidi, l'odds ratio ( OR ) combinato per incrementi di 3 unità nel declino cognitivo soggettivo è stato pari a 0.81.
Nei risultati aggregati, le associazioni più forti sono state osservate per flavoni ( OR=0.62 ), flavanoni ( OR=0.64 ) e antociani ( OR=0.76 ) ( P trend inferiore a 0.001 per tutti i gruppi ).
La curva dose-risposta è stata la più ripida per i flavoni, seguita dagli antociani.
Molti alimenti ricchi di flavonoidi come fragole, arance, pompelmi, succhi di agrumi, mele / pere, sedano, peperoni e banane sono risultati significativamente associati a probabilità inferiori di declino cognitivo soggettivo.
I risultati supportano il beneficio di una maggiore assunzione di flavonoidi per il mantenimento della funzione cognitiva negli uomini e nelle donne statunitensi. ( Xagena2021 )
Yeh TS al, Neurology 2021; 97: e1041-e1056
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