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Correlazioni in Medicina



Linfoma non-Hodgkin o mieloma multiplo: sicurezza ed efficacia di Plerixafor più G-CSF rispetto a placebo più G-CSF per la mobilizzazione delle cellule progenitrici emopoietiche CD34+


L’efficacia e la sicurezza di Plerixafor ( Mozobil ) più G-CSF ( fattore stimolante le colonie granulocitarie ) nel migliorare la mobilizzazione e la raccolta delle cellule staminali ematopoietiche sono state dimostrate in due studi di fase III condotti su pazienti con linfoma non-Hodgkin ( LNH ) e mieloma multiplo ( MM ).
In questi studi, Plerixafor più G-CSF ha aumentato significativamente la percentuale di pazienti che hanno raggiunto i target di raccolta delle cellule staminali, rispetto al placebo più G-CSF.

In uno studio, è stata confrontata l'efficacia e la sicurezza di Plerixafor più G-CSF rispetto a placebo più G-CSF nei pazienti arruolati in due studi di fase III, stratificati per età: 60 anni o più di età e meno di 60 anni di età.

La proporzione di pazienti più anziani che hanno raggiunto i target di raccolta di cellule staminali è stata significativamente più alta nel gruppo Plerixafor rispetto al gruppo placebo ( linfoma non-Hodgkin: 50.9% vs 25.4%, P minore di 0.001; mieloma multiplo: 69.6 vs 23.7%, P minore di 0.001 ).

In questa coorte di età superiore, i tempi medi di attecchimento dei neutrofili e delle piastrine in seguito al trapianto autologo di cellule staminali sono stati simili tra i gruppi Plerixafor e placebo.
Risultati di efficacia simili sono stati osservati nel gruppo di età più giovane.

I più comuni eventi avversi ( tutti i gradi ) tra i pazienti più anziani nel gruppo Plerixafor hanno incluso diarrea ( 41.3% ), nausea ( 38.9% ), affaticamento ( 30.2% ) e reazione al sito di iniezione ( 29.4% ).
La frequenza degli eventi avversi è risultata simile tra il gruppo di pazienti più anziani e il gruppo di età più giovane.

Questa sottoanalisi ha dimostrato che Plerixafor associato a G-CSF può essere sicuro ed efficace utilizzato in pazienti adulti di tutte le età, compresi quelli di 60 anni o più anziani, per sostenere una ottimale mobilizzazione delle cellule staminali per il trapianto autologo di cellule staminali. ( Xagena2013 )

Micallef IN et al, Am J Hematol 2013; 88: 1017-1023

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