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Correlazioni in Medicina



Glatiramer nella Sclerosi Multipla


Il Glatiramer è stato per la prima volta commercializzato in Gran Bretagna alla fine del 2000 con l’indicazione “riduzione dell’incidenza di recidive nei pazienti con sclerosi multipla remittente-recidivante con almeno una recidiva nei precedenti 2 anni. Il Drug and Therapeutics Bulletin ( DTB ) ha analizzato gli studi clinici del Glatiramer. Il DTB è il bollettino mensile del Consumators’Association inglese, inviato a circa 120.000 medici e farmacisti della Gran Bretagna.
Il bollettino si distingue per la sua indipendenza ed imparzialità.


Studi clinici

Tre studi clinici randomizzati, controllati con il placebo, hanno valutato il Glatiramer nei pazienti con sclerosi multipla remittente-recidivante.

Nel primo studio, che è durato 2 anni, 48 pazienti con un punteggio alla scala EDSS non superiore a 6 ed almeno 2 recidive nei precedenti 2 anni, sono stati randomizzati a ricevere placebo o Glatiramer 20 mg mediante iniezione sottocutanea giornaliera. Al termine dello studio, il numero dei pazienti che sono rimasti liberi dalla malattia era maggiore con il Glatiramer ( 56% vs 26% con il placebo; p=0.045).

Nel secondo studio 251 pazienti con punteggio alla scala EDSS compreso tra 0 e 5 ed almeno 2 recidive nei precedenti 2 anni sono stati randomizzati a ricevere placebo o Glatiramer 20 mg mediante iniezione sottocutanea giornaliera per 2 anni. I pazienti partecipanti allo studio erano affetti da sclerosi multipla in media da 7 anni. Sebbene lo studio clinico sia stato descritto come un doppio-cieco, non è stata indicato in nessun modo con quali strumenti sia stata mantenuta la cecità. Questo è un dato importante perché il Glatiramer ha un’alta probabilità di produrre una reazione al sito dell’iniezione, con conseguente sottostima della procedura di cieco, e dell’efficacia della terapia.
La misura dell’endpoint primario, il numero medio di recidive confermate durante un periodo di 2 anni (aggiustato per la variazione dell’e ndpoint associato al sesso, della durata della malattia, dell’incidenza di recidive prima dei 2 anni e del punteggio alla scala EDSS al momento dell’arruolamento), era del 29% inferiore per il Glatiramer (1.19 +/- 0.13 vs 1.68 +/- 0,13 con placebo; p=0.007).
Il tempo medio per la comparsa della prima esacerbazione non ha presentato differenze significative tra i due trattamenti.
La terapia con Glatiramer ha prodotto un piccolo miglioramento nel punteggio medio della scala EDSS (endpoint secondario): riduzione di 0.05 unità vs un aumento di 0.21 unità con il placebo (p=0.007).
Lo studio è continuato in modo da permettere a tutti i pazienti di completare i due anni di trattamento (senza cambiamenti nelle condizioni del cieco), ed in questo periodo (1-11 mesi) il numero delle recidive sono risultate inferiori con il Glatiramer (1.34 vs 1.98 con il placebo; p=0.002). Non è noto se questi effetti sull’incidenza delle recidive si mantengano anche nel lungo periodo.


MRI cerebrale

A 9 mesi lo studio randomizzato in doppio cieco, controllato con placebo, ha valutato l’effetto del Glatiramer 20 mg al giorno attraverso l’MRI cerebrale in 239 pazienti con malattia recidivante-remittente (con un punteggio alla scala EDSS compreso tra 0 e 5, e almeno una lesione attiva captante il mezzo di contrasto gadolinio all’MRI cerebrale, e almeno una documentata recidiva nei precedenti 2 anni).
Alla fine dello studio, il numero medio di lesioni captanti gadolinio (misura dell’outcome primario) era approssimativamente inferiore del 29% nel gruppo Glatiramer (36,8 vs 26 con il placebo; p=0.003) con differenze tra i due gruppi che iniziano a diventare significative dopo 5 mesi. L’incidenza delle recidive (non era un end-point primario) è risultata del 33% inferiore nel gruppo Glatiramer ( 0.51 vs 0.75 con il placebo; p=0.012).


Effetti indesiderati e controindicazioni

Negli studi clinici, la maggior parte dei pazienti che avevano ricevuto il Glatiramer ha presentato reazioni (82% vs 48% con il placebo) a livello del sito di iniezione con dolore, prurito, gonfiore ed edema. Queste reazioni sono più comuni nei pazienti che assumono corticosteroidi.
Nel 48% dei pazienti con il Glatiramer (vs 29% con il placebo) è comparsa una reazione sistemica autolimitante con sintomi quali, rossore al volto, dolore al petto, palpitazioni e dispnea), con insorgenza entro pochi minuti dal momento dell’iniezione e di durata fino a 30 minuti.
Artralgia, sudorazione, linfocitopenia, tremore, edema periferico e facciale o sensazione di svenimento, si sono presentati in circa il 5% dei pazienti con Glatiramer (vs circa il 3% con il placebo).

L’esperienza con il Glatiramer è limitata e non è noto se nel trattamento prolungato possano comparire effetti indesiderati non ancora osservati.
Entro 3-6 mesi dopo l’inizio del trattamento i pazienti che ricevevano il farmaco per lungo tempo spesso hanno sviluppato anticorpi contro il Glatiramer, con riduzione dei livelli plasmatici.
Non c’è evidenza che questi anticorpi possano influenzare la risposta al trattamento.


Conclusioni

Secondo il Drug and Therapeutics Bulletin i dati sull’ efficacia del Glatiramer nel ridurre l’incidenza di recidive nei pazienti con sclerosi multipla remittente-recidivante sono limitati e non convincenti. Non esiste alcuna evidenza che il farmaco prevenga o rallenti la progressione dell’invalidità.
Fonte : DBT vol 39 N°6 June 2001
( Xagena2001 )

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