Gotta: l'aumento della dose di Allopurinolo non sembra ridurre la mortalità
L'incremento graduale del dosaggio di Allopurinolo ( Zyloric ) per i pazienti con gotta non ha prodotto miglioramenti riguardo alla sopravvivenza rispetto ad aumenti limitati.
La gotta è la forma più comune di artrite infiammatoria nel mondo e colpisce circa 8 milioni di adulti solo negli Stati Uniti; è associata a diverse condizioni comorbide come diabete mellito, ipertensione, iperlipidemia.
Ci sono diversi studi che hanno correlato l'acido urico e la gotta a un aumentato rischio di malattia cardiovascolare.
Inoltre, ci sono stati indicazioni che i farmaci che vengono impiegati per abbassare i livelli di acido urico e curare la gotta, come l'Allopurinolo, potrebbero essere cardioprotettivi.
E' stato condotto uno studio comparativo attivo di 10 anni sui pazienti che hanno ricevuto Allopurinolo per la gotta dall'American Veterans Health Administration nel periodo 1999-2010.
L'obiettivo era quello di verificare se l'aumento graduale della dose di Allopurinolo, come raccomandato dalle lineeguida, fosse associato a una riduzione della mortalità causa-specifica,
Un totale di 31.335 pazienti ha soddisfatto i criteri di ammissibilità, con 25.378 che avevano dati completi richiesti per l'appaiamento in base al punteggio di propensione.
Di questi, 6.428 pazienti sono stati suddivisi in due coorti, appaiate per propensione, una di incremento della dose e unadi non-incremento.
Ci sono stati 2.867 decessi tra entrambe le coorti abbinate, il che significa che ci sono stati 40.4 decessi ogni 1.000 anni-persona.
Le persone inserite nel gruppo a incremento della dose hanno mostrato un piccolo aumento della mortalità per qualsiasi causa ( hazard ratio, HR=1.08, IC 95%, 1.01-1.17 ), con simili dimensioni di effetto per malattia cardiovascolare ( HR = 1.08, IC 95%, 0.97-1.21 ) e mortalità per tumore ( HR = 1.06; IC 95%, 0.88-1.27 ).
Nella coorte ad aumento della dose, l'incremento graduale del dosaggio per raggiungere l'obiettivo di uricemia inferiore a 6 mg/dL è risultato limitato, con solo il 10% che ha ricevuto dosi giornaliere di Allopurinolo superiori a 300 mg.
Il 31% ha raggiunto l'obiettivo di uricemia dopo 2 anni.
Concentrandosi solo sui pazienti con incremento della dose che hanno raggiunto l'obiettivo di acido urico sierico, è stata riscontrata una riduzione del 7% della mortalità cardiovascolare ( HR = 0.93, IC 95%, 0.76-1.14 ), sebbene questo non fosse statisticamente significativo.
Sulla base di questi risultati, l'aumento della dose di Allopurinolo non produce benefici in termini di riduzione della mortalità.
E' stato osservato che, anche, tra i pazienti che hanno ricevuto dosaggi più elevati, solo il 10% ha raggiunto dosi giornaliere superiori a 300 mg, nonostante siano permessi dosaggi giornalieri di Allopurinolo fino a 800 mg.
E' stata riscontrata una tendenza verso una riduzione dei decessi per cause cardiovascolari in circa un terzo dei pazienti nel gruppo incremento della dose, che hanno raggiunto i livelli target di acido urico sierico. ( Xagena2018 )
Fonte: Arthritis & Rheumatology, 2018
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