Tybost nel trattamento dei pazienti adulti con infezione da HIV-1
Tybost, il cui principio attivo è Cobicistat, trova impiego nel trattamento di pazienti adulti con infezione da HIV-1, un virus che provoca la sindrome da immunodeficienza acquisita ( AIDS ).
Tybost non cura direttamente l’infezione da HIV ma è somministrato per potenziare gli effetti di Atazanavir o Darunavir, che sono usati con altri medicinali standard per il trattamento della infezione da HIV-1.
Tybost è disponibile in compresse da 150 mg. La dose raccomandata è una compressa al giorno, assunta con del cibo.
Tybost è somministrato in associazione a 300 mg di Atazanavir una volta al giorno o a 800 mg di Darunavir una volta al giorno.
Il principio attivo presente in Tybost, Cobicistat, blocca l’azione di un gruppo di enzimi epatici denominati CYP3A, che partecipano al metabolismo dei medicinali nell’organismo. Bloccando l’azione dii CYP3A, Cobicistat rallenta la velocità di metabolizzazione di Atazanavir e Darunavir, prolungandone così la durata d’azione nell’organismo.
Tybost è assunto in associazione ad Atazanavir o Darunavir, che sono entrambi inibitori della proteasi: bloccano cioè un enzima denominato proteasi, che è implicato nella riproduzione del virus HIV-1. Se l’enzima viene bloccato, il virus non è in grado di riprodursi normalmente e la diffusione dell’infezione viene rallentata.
Il trattamento con Tybost e Atazanavir o Duranavir non cura l’infezione da HIV-1 o l’AIDS, ma può ritardare i danni prodotti al sistema immunitario e l’insorgenza di infezioni e malattie associate all’AIDS, se utilizzati in associazione ad altri medicinali standard per la cura dell’infezione da HIV-1.
Tybost è stato confrontato con un altro medicinale denominato Ritonavir in uno studio principale cui hanno partecipato 698 pazienti con infezione da HIV-1. Lo studio ha messo a confronto l’uso di questi due medicinali come potenziatori degli effetti di Atazanavir, somministrati in combinazione con un altro medicinale standard per la cura dell’infezione da HIV-1 contenente Emtricitabina e Tenofovir.
Il principale parametro dell’efficacia era costituito dalla riduzione della carica virale ( la quantità di virus riscontrata nel sangue ): si è ritenuto che avessero risposto al trattamento i pazienti la cui carica virale era inferiore a 50 HIV-1 RNA copie/ml dopo 48 settimane di trattamento.
Tybost ha mostrato di essere efficace quanto Ritonavir: circa l’85% dei pazienti ( 293 su 344 ) trattati con Tybost ha risposto al trattamento rispetto all’87% circa dei pazienti ( 304 su 348 ) trattati con Ritonavir.
Gli effetti indesiderati più comuni di Tybost ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) in associazione ad Atazanavir sono ittero oculare ( ingiallimento della parte bianca del globo oculare ), nausea e itterizia ( colorazione giallastra di occhi e cute ).
Tybost non deve essere assunto con alcuni medicinali che incidono sulle modalità di metabolizzazione di Tybost nell’organismo o le cui modalità d’azione sono influenzate da Tybost: Alfuzosina ( usato per trattare l’aumento di volume della ghiandola prostatica ); Amiodarone o Chinidina ( utilizzati per correggere le irregolarità del battito cardiaco [ aritmie ] ); Carbamazepina, Fenobarbitale o Fenitoina ( utilizzati per prevenire le convulsioni ); Rifampicina ( usata per prevenire e trattare la tubercolosi e altre infezioni ); Diidroergotamina, Ergometrina o Ergotamina ( impiegati nel trattamento della cefalea ); Cisapride ( usato per alleviare determinati problemi di stomaco ); erba di San Giovanni ( un rimedio vegetale impiegato contro la depressione ); Lovastatina o Simvastatina ( utilizzate per abbassare il colesterolo nel sangue ); Pimozide ( utilizzato per trattare pensieri o sensazioni anomali ); Sildenafil ( usato nel trattamento dell’ipertensione arteriosa polmonare ); Midazolam o Triazolam per uso orale ( utilizzati per favorire il sonno o alleviare l’ansia ).
Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’Agenzia ha deciso che i benefici di Tybost sono superiori ai rischi. ( Xagena2013 )
Fonte: EMA, 2013
Inf2013 Farma2013