Symtuza a base di Darunavir, Cobicistat, Emtricitabina e Tenofovir alafenamide nel trattamento della infezione da HIV-1 negli adulti e negli adolescenti
Symtuza è un medicinale antivirale utilizzato nel trattamento del virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1 ( HIV-1 ) negli adulti e negli adolescenti di età superiore a 12 anni e con peso di almeno 40 kg.
Symtuza contiene i principi attivi Darunavir, Cobicistat, Emtricitabina e Tenofovir alafenamide.
L’HIV-1 è un virus che causa la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS ).
La terapia con Symtuza deve essere iniziata da un medico esperto nel trattamento dell’infezione da HIV.
Symtuza è disponibile sotto forma di compresse, contenenti ciascuna 800 mg di Darunavir, 150 mg di Cobicistat, 200 mg di Emtricitabina e 10 mg di Tenofovir alafenamide.
La dose raccomandata è di una compressa al giorno, assunta con il cibo.
Symtuza contiene quattro principi attivi che agiscono in modi diversi contro l’HIV:
• Darunavir fa parte di una classe di agenti antivirali noti come inibitori della proteasi. Blocca la proteasi, un enzima del virus che gli permette di riprodursi nelle cellule che ha infettato. Inibendo la proteasi, Symtuza riduce la quantità di HIV-1 nel sangue, mantenendola a livello ridotto;
• Cobicistat agisce come potenziatore per aumentare gli effetti di Darunavir, rallentandone la degradazione e prolungandone così il tempo di azione all’interno dell’organismo;
• Tenofovir alafenamide è un profarmaco di Tenofovir. Tenofovir è un inibitore della trascrittasi inversa; blocca l’attività della trascrittasi inversa, un altro enzima del virus che gli permette di riprodursi;
• Emtricitabina è un inibitore della trascrittasi inversa e agisce allo stesso modo di Tenofovir.
Pur non curando l’infezione da HIV-1 o l’AIDS, Symtuza può ritardare i danni a carico del sistema immunitario e l’insorgenza di infezioni e malattie associate all’AIDS.
Darunavir e Cobicistat sono autorizzati come Rezolsta. Emtricitabina e Tenofovir alafenamide sono autorizzati come Descovy.
Poiché in precedenza è stato dimostrato che i singoli principi attivi di Symtuza sono efficaci ed essi sono autorizzati per l’uso nel trattamento dell’infezione da HIV, sono stati condotti studi principalmente per dimostrare che Symtuza ha prodotto concentrazioni di principi attivi nel sangue simili ai principi attivi somministrati separatamente.
Inoltre, è stato condotto uno studio principale per confrontare Symtuza con un altro medicinale antivirale contenente Darunavir, Cobicistat, Emtricitabina e Tenofovir disoproxil in 153 pazienti adulti affetti da HIV, i quali non erano stati precedentemente trattati.
L’efficacia è stata misurata con una riduzione della carica virale ( quantità di HIV-1 nel sangue ) a meno di 50 copie/ml.
Nel complesso, il 75% dei pazienti che assumevano Symtuza ( 77 pazienti su 103 ) ha raggiunto tale riduzione dopo 24 settimane di trattamento, risultato paragonabile al 74% ( 37 su 50 ) dei pazienti che lo hanno raggiunto con il medicinale di confronto.
Gli effetti indesiderati più comuni di Symtuza ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) sono diarrea, nausea ( sensazione di malessere ), stanchezza, cefalea ed eruzione cutanea.
Symtuza non deve essere assunto da pazienti che presentano una grave compromissione della funzionalità epatica.
Inoltre, non deve essere assunto con determinati medicinali che possono ridurre l’efficacia di Symtuza e con medicinali che possono aumentare il rischio di effetti indesiderati gravi.
I principi attivi di Symtuza sono già risultati efficaci quando utilizzati singolarmente, e la loro associazione in una singola compressa semplifica il trattamento.
È stato inoltre dimostrato che Symtuza è efficace quanto una associazione di medicinali simile, contenente Tenofovir disoproxil al posto di Tenofovir alafenamide.
Poiché Tenofovir alafenamide è efficace a una dose inferiore rispetto a Tenofovir disoproxil, Symtuza offre la possibilità di ridurre gli effetti indesiderati.
L’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha deciso che i benefici di Symtuza sono superiori ai rischi. ( Xagena2018 )
Fonte: EMA, 2018
Inf2018 Farma2018