L’influenza degli anticorpi antifosfolipidi sull’esito della gravidanza nelle donne con aborto spontaneo ricorrente
Diversi regimi terapeutici sono stati proposti nelle donne con aborto spontaneo ricorrente ed anticorpi antifosfolipidi (APA).
Ad oggi i risultati di studi clinici sono discordanti per quanto riguarda le donne con storia di aborto spontaneo ricorrente, APA-positive e fallimento della terapia standard.
Uno studio ha valutato l’impiego dell’immunoglobulina somministrata per via endovenosa in queste pazienti, confrontando questo approccio con la terapia standard (Aspirina + Eparina a basso peso molecolare).
Dallo studio sono state escluse le donne in gravidanza con fattori trombofilici ereditabili.
Dopo la conferma della gravidanza, le donne hanno ricevuto una immnunizzazione base di 0.3 g/kg di immunoglobulina in un ciclo di 4 settimane dalla 28^ settimana di gravidanza alla 32^.
Tutte le pazienti hanno ricevuto 100 mg/die di Aspirina e 3000 U/die anti Xa di Certoparina.
Tra le 66 donne in gravidanza, 17 sono risultate persistentemente positive agli autoanticorpi (25,8%), di cui 11 (16,7%) erano solo ACA (anticorpi antiacardiolipina) – positive, 2 (3%) erano positive al lupus anticoagulant ( LAC), e 4 (6,4%) erano positive ad entrambi gli anticorpi.
Un totale di 49 pazienti erano APA positivi al test iniziale, ma erano negative all’ACA e al LAC al secondo test, eseguito circa 5 settimane dopo l’inizio della terapia.
Sedici delle 17 pazienti con anticorpi-positivi (94,1%) hanno partorito bambini vivi, contro 40 (81,6%) tra le donne anticorpi –negativi.
Gli aborti totali sono stati pari al 12,1% e la percentuale di perdita fetale è stata del 15,2%.
Quattro persone (25%) nel gruppo anticorpi-positivi ha sviluppato sintomi di preeclampsia e ritardo nella crescita fatale rispetto a 4 pazienti (9,8%) nel gruppo anticorpi –negativi.
I Ricercatori hanno osservato una riduzione nell’incidenza di perdita fetale nelle pazienti con aborto spontaneo ricorrente ed APA positivi 5,8%) rispetto alle donne APA ne gative ( 8,4%) con la stessa terapia.
Heilmann L et al, Clin Appl Thromb Hemost 2001; 7: 281-285
Xagena 2001