Patologie fetali: macrosomia
Il termine macrosomia fetale implica una crescita del feto oltre uno specifico peso, di solito 4-4.5Kg, indipendentemente dall'epoca gestazionale.
I fattori di rischio per la macrosomia fetale sono:
Peso materno pregravidico e incremento ponderale nel corso della gravidanza;
Multiparità;
Sesso fetale maschile;
Età gestazionale superiore a 40 settimane;
Diabete pre-gravidico e gestazionale.
Studi antropometrici suggeriscono che la macrosomia che deriva da una ridotta tolleranza glucidica materna è diversa da quella associata ad altri fattori predisponenti.
In questi casi i feti macrosomici tendono ad avere più grasso corporeo totale, una maggiore circonferenza delle spalle e delle estremità superiori e un minore rapporto tra circonferenza cranica e circonferenza addominale rispetto ai feti macrosomici di madri non diabetiche.
Secondo alcune ipotesi, questa alterazione della forma del corpo fetale sarebbe la causa della più alta incidenza di distocia di spalla nei feti di donne diabetiche.
I rischi associati alla macrosomia possono riguardare sia il feto che la madre.
Rischi materni:
Incremento del rischio di taglio cesareo per anomalie del travaglio ( in particolare per pesi superiori a 4.5Kg tale rischio è almeno doppio rispetto a quello delle donne con stima del peso inferiore a tale valore );
Emorragia post partum;
Lacerazioni vaginali, soprattutto in presenza di una distocia di spalla.
Rischi fetali:
Distocia di spalla;
Frattura della clavicola ( nei feti macrosomici il rischio aumenta di circa 10 volte );
Danni ai nervi del plesso brachiale, anche se la maggior parte di queste lesioni si risolve fortunatamente senza danni permanenti. ( Xagena2010 )
Gyne2010