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Correlazioni in Medicina



Chemioterapia e Tamoxifene nelle donne in postmenopausa con tumore del seno responsivo agli ormoni e con linfonodi positivi


Il Tamoxifene ( Nolvadex ) è il trattamento adiuvante standard per le donne in postmenopausa con tumore del seno positivo per il recettore degli ormoni.

Un gruppo di Ricercatori ha condotto uno studio per valutare i benefici dell’aggiunta di chemioterapia alla terapia adiuvante con Tamoxifene, e se il Tamoxifene dovesse essere somministrato contemporaneamente o dopo la chemioterapia.

È stato avviato uno studio di fase 3, in parallelo, randomizzato ( SWOG-8814, INT-0100 ) in donne in post-menopausa con tumore alla mammella positivo per il recettore degli ormoni e linfonodo-positivo, con due obiettivi principali: capire se l’esito primario, sopravvivenza libera da malattia, fosse più lunga con Ciclofosfammide, Doxorubicina e Fluorouracile, somministrati ogni 4 settimane per 6 cicli, più Tamoxifene, in somministrazione giornaliera per 5 anni, rispetto al solo Tamoxifene, e se la sopravvivenza libera da malattia fosse più lunga con Fluorouracile seguito da Tamoxifene, rispetto a Fluorouracile, somministrato contemporaneamente a Tamoxifene.

La sopravvivenza generale e la tossicità erano importanti esiti secondari predefiniti per ciascun obiettivo.

Le pazienti sono state assegnate in maniera casuale e in rapporto 2:3:3 a uno dei 3 gruppi previsti dallo studio ( Tamoxifene: Fluorouracile seguito da Tamoxifene: Fluorouracile in contemporanea a Tamoxifene ) e sono state svolte analisi intention-to-treat sulle pazienti idonee ad essere arruolate.

Delle 1.558 donne randomizzate, 1.477 ( 95% ) sono risultate idonee ad essere incluse nell’analisi.

Dopo un follow-up massimo di 13 anni ( valore mediano 8.94 anni ), 637 donne hanno avuto un evento di sopravvivenza libera da malattia ( Tamoxifene: 179 eventi in 361 pazienti; Fluorouracile seguito da Tamoxifene: 216 eventi in 566 pazienti; Fluorouracile in contemporanea a Tamoxifene: 242 eventi in 550 pazienti ).

Per il primo obiettivo, la terapia per i gruppi combinati con Fluorouracile più Tamoxifene ( Fluorouracile seguito da Tamoxifene o Fluorouracile in contemporanea a Tamoxifene ) è risultata superiore al solo Tamoxifene per l’end point primario di sopravvivenza libera da malattia ( hazard ratio [ HR ] aggiustato con regressione di Cox 0.76; p=0.002 ), ma solo marginalmente per l’end point secondario di sopravvivenza generale ( HR=0.83; p=0.057 ).

Per il secondo obiettivo, gli HR aggiustati sono risultati a favore di Fluorouracile seguito da Tamoxifene rispetto a Fluorouracile in contemporanea a Tamoxifene, ma non hanno raggiunto la significatività per la sopravvivenza libera da malattia ( HR=0.84; p=0.061 ) o quella generale ( HR=0.90; p=0.30 ).

Neutropenia, stomatite, tromboembolismo, insufficienza cardiaca congestizia e leucemia sono risultati più frequenti nei gruppi trattati con Fluorouracile più Tamoxifene che nel gruppo trattato con solo Tamoxifene.

In conclusione, la terapia con Fluorouracile più Tamoxifene somministrati in modo sequenziale rappresenta la terapia adiuvante più efficace nelle donne in postmenopausa con cancro al seno positivo per il recettore degli ormoni e linfonodo-positivo, rispetto al solo Tamoxifene.
Tuttavia, esiste la possibilità che alcuni sottogruppi di pazienti non traggano beneficio dalla chemioterapia a base di antracicline nonostante la positività linfonodale. ( Xagena2009 )

Albain KS et al, Lancet 2009; 374: 2055-2063


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