Epidemiologia e rilevanza clinica delle mutazioni nella mielofibrosi sviluppatasi dopo policitemia vera e trombocitemia essenziale
La trasformazione a mielofibrosi secondaria ( MF ) si verifica come parte della storia naturale della policitemia vera ( PPV-MF ) e della trombocitemia essenziale ( PET-MF ).
Sebbene la mielofibrosi primaria e la mielofibrosi secondaria siano considerate malattie simili e siano gestite in modo simile, pochi studi si sono specificamente focalizzati su quest'ultima.
È stato caratterizzato il paesaggio delle mutazioni e sono stati descritti i principali correlati clinici e le implicazioni prognostiche di mutazione in una serie di 359 pazienti con mielofibrosi post-policitemia vera e mielofibrosi post-trombocitemia essenziale.
Rispetto a policitemia vera e trombocitemia essenziale, il carico di allele mutato JAK2 V617F e CALR è risultato significativamente superiore in mielofibrosi post-policitemia vera e/o mielofibrosi post-trombocitemia essenziale, indicando un ruolo dell'accumulo di alleli mutati nel processo di trasformazione a mielofibrosi.
Tuttavia, né il carico di allele né il tipo di mutazione driver hanno influenzato la sopravvivenza globale, mentre l'assenza di qualsiasi mutazione driver ( tripla negatività ) è stata associata a una significativa riduzione della sopravvivenza globale nella mielofibrosi post-trombocitemia essenziale, in modo simile a mielofibrosi primaria.
Delle cinque mutazioni subclonali esaminate ( ASXL1, EZH2, SRSF2, IDH1, e IDH2 ), che comprendono una categoria prognosticamente dannosa a elevato rischio molecolare ( HMR ) nella mielofibrosi primaria, solo la mutazione SRSF2 è risultata associata a una ridotta sopravvivenza nella mielofibrosi post-trombocitemia essenziale, e non è stato evidenziato alcun ulteriore profilo di mutazione con rilevanza prognostica.
Nel complesso, i dati hanno indicato che il paesaggio molecolare di forme secondarie di mielofibrosi è diverso dalla mielofibrosi primaria, il che suggerisce che eventi mutazionali sconosciuti potrebbero contribuire alla progressione della malattia in fase cronica a mielofibrosi.
I risultati supportano anche più estesi approcci di genotipizzazione finalizzati a individuare anomalie molecolari prognosticamente rilevante per i pazienti con mielofibrosi post-policitemia vera e mielofibrosi post-trombocitemia essenziale. ( Xagena2016 )
Rotunno G et al, Am J Hematol 2016; 91: 681-686
Emo2016