Apomorfina per via iniettabile nel trattamento degli episodi di ipomobilità nei pazienti con malattia di Parkinson
L’FDA ha approvato l’Apomorfina per via iniettabile ( Apokyn ) nel trattamento della malattia di Parkinson durante i periodi di “ipomobilità��?, noti anche come “periodi off��?.
Entro 3 – 5 anni di trattamento standard, molti pazienti affetti da Parkinson manifestano episodi di ipomobilità ( es. incapacità ad alzarsi dalla sedia, parlare o camminare ).
Gli episodi possono presentarsi durante il periodo di deterioramento di fine dose ( “end-of-dose wearing off��? ) o in momenti imprevisti ( spontaneous “on/off��? ).
Potranno trarre vantaggio dall’Apomorfina per via iniettabile ( iniezione sottocutanea ) circa il 10% dei pazienti con malattia di Parkinson in fase avanzata ( stadio IV ), che non rispondono ai trattamenti standard.
La decisione della FDA è stata presa in base ai dati di 3 studi clinici.
I pazienti che hanno preso parte a questi studi clinici avevano una malattia di Parkinson da 11,3 anni ed erano in trattamento con LevoDopa, ed almeno un altro farmaco, generalmente un agonista della dopamina.
L’Apomorfina deve essere assunta con un farmaco antiermetico, perché da sola può causare grave senso di nausea e vomito.
L’Apomorfina non deve essere assunta assieme agli antagonisti 5HT3 ( es. Ondansetron ), perché la combinazione può causare ipotensione e perdita di coscienza.
I più comuni effetti indesiderati osservati negli studi clinici sono stati: sbadigli, discinesie, nausea, vomito, sedazione o sonnolenza, naso gocciolante, allucinazioni, edema, dolore toracico, sudorazione, rossore, pallore. ( Xagena2004 )
Fonte: FDA
Farma2004 Neuro2004