Copeptina e NT-proBNP identificano i pazienti con scompenso cardiaco ad alto rischio di mortalità
Gli elevati livelli di copeptina e N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B ( NT-proBNP ) nei pazienti con scompenso cardiaco sono associati ad aumentato rischio di morte.
L’obiettivo di uno studio è stato quello di verificare se la misurazione della copeptina nel plasma fosse in grado di identificare i pazienti con scompenso cardiaco a basso e ad alto rischio di mortalità.
La concentrazione plasmatica di vasopressina, un biomarcatore non-cardiaco di malattia cardiovascolare, risulta aumentato nei pazienti con scompenso cardiaco ed è spesso associato a disfunzione ventricolare sinistra.
Tuttavia, la degradazione rapida della vasopressina in circolo la rende un marcatore non-utile.
I ricercatori dell’University of Linköping in Svezia hanno focalizzato il proprio interesse sulla copeptina, un marker surrogato di vasopressina, e su NT-proBNP, come biomarcatori di malattia cardiovascolare.
Lo studio ha riguardato 470 pazienti anziani con sintomi di scompenso cardiaco.
Nel corso del periodo osservazionale mediano di 13 anni, si sono verificati 226 decessi per qualsiasi causa, inclusi 146 decessi per malattia cardiovascolare.
La maggiore concentrazione di copeptina è risultata associata ad un aumentato rischio di mortalità per qualsiasi causa e di mortalità cardiovascolare.
I pazienti con livelli di copeptina nel quarto quartile, il più alto, avevano un rischio due volte maggiore sia per la mortalità per qualsiasi cause sia per la mortalità cardiovascolare rispetto a quelli con livelli di copeptina nel più basso quartile, il primo.
Anche la combinazione di elevati livelli di NT-proBNP e di copeptina era associata a un aumento della mortalità.
L'analisi di Kaplan-Meier ha mostrato che sia la mortalità per tutte le cause sia la mortalità cardiovascolare erano associate a differenti combinazioni di copeptina e NT-proBNP, con più bassi tassi per il gruppo con livelli di entrambi i biomarcatori nel primo quartile e i più alti per il gruppo con livelli di entrambi nel quarto quartile.
Ulteriori analisi hanno dimostrato che la combinazione di NT-proBNP e copeptina fornisce una maggiore informazione prognostica rispetto ai singoli biomarcatori, sia riguardo alla mortalità per tutte le cause sia per quella cardiovascolare. ( Xagena2011 )
Fonte: JAMA, 2011
Cardio2011 Diagno2011