Persone sopravvissute a neuroblastoma: esiti a lungo termine
Il tasso di sopravvivenza a 5 anni per persone con neuroblastoma si avvicina al 70%.
Esistono comunque pochi dati sugli esiti a lungo termine di questi pazienti che sono spesso trattati in età molto giovane.
Ricercatori dell’University of Montreal in Canada, hanno raccolto i dati relativi all’esito per 954 sopravvissuti a 5 anni a neuroblastoma con diagnosi effettuata nel periodo 1970-1986 ed arruolati nello studio Childhood Cancer Survivor Study ( CCSS ).
I sopravvissuti a neuroblastoma sono stati confrontati con una coorte di 3.899 fratelli dei partecipanti allo studio.
Il 6% dei pazienti è morto dopo più di 5 anni dalla diagnosi ( tasso di mortalità standardizzato: 5.6 ).
Le più comuni cause di morte sono state: ricorrenza della malattia ( n = 43 ) e seconda neoplasia maligna ( n = 13 ).
L’incidenza cumulativa di seconda neoplasia maligna è stata pari al 3.5% a 25 anni e del 7% a 30 anni dopo la diagnosi.
Rispetto alla coorte di fratelli, i sopravvissuti hanno mostrato un aumento del rischio di malattie croniche ( risk ratio [ RR ] = 8.3 ) con un’incidenza cumulativa a 20 anni del 41.1%.
Gli esiti prevalenti hanno coinvolto il sistemi neurologico, sensoriale, endocrino e muscolo-scheletrico, con un’incidenza cumulativa a 20 anni, rispettivamente, di 29.8%, 8.6%, 8.3% e 7.8%,.
I sopravvissuti a neuroblastoma che erano stati trattati con terapia multimodale hanno mostrato maggiore probabilità di sviluppare condizioni di salute croniche rispetto ai sopravvissuti trattati solamente con chirurgia ( RR = 2.2 ).
I sopravvissuti a neuroblastoma hanno mostrato una minor probabilità rispetto ai propri fratelli di essere assunti ( P = 0.04 ) o sposati ( P < 0.001 ) e hanno raggiunto un reddito personale più basso ( P = 0.009 ).
In conclusione, i sopravvissuti a neuroblastoma hanno mostrato un più elevato tasso di mortalità e di seconda neoplasia maligna rispetto alla popolazione statunitense con le stesse caratteristiche di età e sesso; inoltre hanno presentato tassi più elevati di malattie croniche rispetto ai propri fratelli. Questo sottolinea la necessità di una sorveglianza medica a lungo termine. ( Xagena2009 )
Laverdière C et al, J Natl Cancer Inst 2009; 101 : 1131-1140
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