Perdita di peso, paradosso dell'obesità e rischio di morte nella artrite reumatoide
A differenza di quanto si osserva nella popolazione generale, un basso indice di massa corporea ( BMI ) è risultato associato a mortalità accelerata nei pazienti con artrite reumatoide.
Si è valutato se la perdita di peso possa spiegare queste osservazioni apparentemente paradossali.
Uno studio ha incluso pazienti identificati dal Veterans Affairs ( VA ) RA Registry.
Sono state registrate le date di morte ed è stato determinato l’indice BMI a ogni visita e la variazione rispetto alla precedente visita.
Anche l’indice BMI massimo di ogni paziente è stato ottenuto dalle cartelle cliniche.
Il tasso annualizzato di perdita di indice BMI è stato determinato dalla pendenza della variazione ( per anno ) nell’indice BMI nel corso delle visite nei precedenti 13 mesi.
Sono state valutate le associazioni tra misure di indice BMI e mortalità.
In un campione di 1.674 pazienti, si sono verificati 312 decessi in 9.183 anni-persona.
Una perdita di 1 kg/m2 o più all’indice BMI è risultata associata a un maggiore rischio di mortalità, dopo aggiustamento per caratteristiche demografiche, comorbilità, indice di massa corporea, fumo, e terapie per artrite reumatoide ( hazard ratio, HR=1.99, P minore di 0.001 ).
Questa associazione è rimasta significativa in un'analisi di sottocampione aggiustando per la proteina C-reattiva e la funzione fisica ( HR=1.81, P minore di 0.001 ).
La perdita di peso a un tasso annualizzato di 3 kg/m2 o più era associata a un maggior rischio di morte ( HR=2.49, P minore di 0.001 ).
Un basso indice BMI ( inferiore a 20 kg/m2 ) nei pazienti con una storia di obesità ( indice superiore a 30 kg/m2 ) è risultato associato a rischio maggiore ( HR=8.52, P minore di 0.001 ).
In conclusione, la perdita di peso è un forte predittore di mortalità nei pazienti con artrite reumatoide.
Queste osservazioni possono spiegare il paradosso dell’obesità osservato e non supportano un ruolo biologicamente protettivo dell’obesità. ( Xagena2015 )
Baker JF et al, Arthritis Rheum 2015; 67:1711-1717
Reuma2015 Endo2015