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Correlazioni in Medicina



Onglyza nel trattamento del diabete mellito di tipo 2


Si stima che per la fine del 2011 il diabete avrà colpito quasi 53 milioni di persone di età compresa tra 20 e 79 anni in Europa e si prevede che tale cifra salirà a oltre 64 milioni entro il 2030.
Il diabete mellito di tipo 2 rappresenta circa il 90-95% di tutti i casi di diabete diagnosticati nella popolazione adulta. Si tratta di una malattia cronica e progressiva caratterizzata da resistenza all'insulina e/o disfunzione delle cellule beta del pancreas, la quale riduce la sensibilità e la secrezione di insulina portando a una glicemia elevata nel sangue. Nel tempo l’iperglicemia perdurante contribuisce ad aggravare la resistenza all'insulina e la disfunzione delle cellule beta.

Onglyza ( Saxagliptin ) è un potente inibitore, selettivo, reversibile e competitivo della DPP-4 ( dipeptidil-peptidasi IV ). Nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, la somministrazione di Saxagliptin porta ad una inibizione dell’attività dell’enzima DPP-4 per un periodo di 24 ore.
In seguito a un carico orale di glucosio, Saxaglptin promuove un incremento di 2-3 volte nei livelli di ormoni incretine attive circolanti, incluso il peptide-1 simil-glucagone ( GLP-1 ) e il polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente ( GIP ), diminuendo le concentrazioni di glucagone e aumentando la responsività delle cellule beta glucosio-dipendenti, portando ad un innalzamento delle concentrazioni di insulina e del peptide C.
L’aumento dell’insulina dalle cellule beta pancreatiche e la diminuzione del glucagone dalle cellule alfa pancreatiche sono state associate a un abbassamento delle concentrazioni di glucosio a digiuno e ad una riduzione delle oscillazioni di glucosio successive ad un carico orale di glucosio o a un pasto.
Saxagliptin aumenta il controllo glicemico attraverso una riduzione delle concentrazioni di glucosio a digiuno e postprandiale nei pazienti con diabete mellito di tipo 2.

In Europa Onglyza è indicato nei pazienti adulti che abbiano raggiunto i 18 anni di età affetti da diabete mellito di tipo 2 per migliorare il controllo glicemico:

• in associazione con Metformina quando quest'ultima in monoterapia associata a dieta e attività fisica non fornisce un controllo glicemico adeguato;

• in associazione con una sulfonilurea quando quest'ultima in monoterapia associata a dieta e attività fisica non consente un controllo glicemico adeguato nei pazienti per i quali l'uso della Metformina non è considerato idoneo;

• in associazione con un tiazolidinedione quando quest'ultimo in monoterapia associata a dieta ed esercizio fisico non garantisce un controllo glicemico adeguato nei pazienti per i quali l'uso di un tiazolidinedione è considerato indicato; o

• in associazione con l'Insulina ( con o senza Metformina ), quando questo regime in monoterapia associata a dieta e attività fisica non consente un controllo glicemico adeguato.

Onglyza è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.

Le più comuni reazioni avverse osservate con Saxagliptin sono: infezioni alle vie respiratorie superiori, infezione del tratto urinario, gastroenterite, sinusite, naso faringite, ipoglicemia, cefalea, vomito.
Altri eventi avversi riportati indipendentemente dal rapporto causale con il prodotto medicinale e verificatisi più comunemente nei pazienti trattati con Onglyza includono ipersensibilità ( 0.6% vs 0% ) e rash ( 1.4% vs 1.0% ), rispetto a placebo.
Eventi avversi, considerati dagli sperimentatori possibilmente correlati al farmaco e riportati in almeno più di due pazienti trattati con Saxagliptin 5 mg in confronto al gruppo di controllo, sono i seguenti: a) in monoterapia: capogiro ( comune ) e stanchezza ( comune ); b) in terapia di associazione con Metformina: dispepsia ( comune ) e mialgia ( comune ); c) in terapia di associazione con sulfanilurea ( Glibenclamide ): stanchezza ( non-comune ), dislipidemia ( non-comune ) e ipertrigliceridemia ( non-comune ); d) come terapia di associazione iniziale con Metformina: gastrite ( comune ), artralgia ( non-comune ), mialgia ( non-comune ) e disfunzione erettile ( non-comune ). ( Xagena2011 )

Fonte: EMA, 2011



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