Efficacia della Venlafaxina per la prevenzione e il sollievo della neurotossicità acuta indotta da Oxaliplatino
La tossicità neurosensoriale legata a Oxaliplatino ( Eloxatin ) è dose limitante e potrebbe presentarsi come sintomi acuti e/o neuropatia periferica cumulativa.
Nel periodo 2005-2008, i pazienti con neurotossicità acuta correlata a Oxaliplatino sono stati randomizzati in uno studio in doppio cieco a ricevere Venlafaxina ( Efexor ) 50 mg 1 ora prima dell’infusione di Oxaliplatino, e Venlafaxina a rilascio prolungato 37.5 mg b.i.d. dal giorno 2 al giorno 11, oppure placebo.
La neurotossicità è stata valutata utilizzando una scala numerica di classificazione ( NRS ) per intensità del dolore e sollievo ottenuto nel corso del trattamento, la scala NPSI ( Neuropathic Pain Symptom Inventory ) e la scala di neurotossicità specifica per Oxaliplatino.
L’endpoint primario era la percentuale di pazienti con un sollievo del 100% in corso di trattamento.
Sono stati inclusi 48 pazienti ( 27 maschi, età mediana: 67.6 anni ).
La maggior parte dei pazienti aveva carcinoma colorettale ( 72.9% ).
Il numero mediano di cicli somministrati al momento dell’inclusione è stato 4.5 ( dose media cumulativa di Oxaliplatino: 684.6 mg ).
In totale, 20 su 24 pazienti nel braccio A ( Venlafaxina ) e 22 su 24 nel braccio B ( placebo ) sono risultati valutabili per la neurotossicità.
In base alla scala NRS, il sollievo completo è risultato più frequente nel braccio Venlafaxina: 31.3% versus 5.3% ( P=0.03 ).
Gli effetti collaterali di Venlafaxina comprendevano: nausea ( 43.1% ) e astenia ( 39.2% ) di grado 1-2 senza eventi di grado 3-4.
In conclusione, la Venlafaxina ha mostrato attività clinica contro la tossicità neurosensoriale acuta indotta da Oxaliplatino. ( Xagena2012 )
Durand JP et al, Ann Oncol 2012; 23: 200-205
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