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Correlazioni in Medicina



Probiotici, per migliorare l’equilibrio della microflora intestinale


Il termine probiotico indica i supplementi microbici in grado di migliorare l’equilibrio della microflora intestinale.

I più comuni probiotici sono : Lactobacillus , Bifidobacterium , Saccharomyces cerevisiae.

Una revisione compiuta da Periti P. e Tonelli F. ( Farmaci & Terapia, 2000 ) ha evidenziato come i lattobacilli non sono membri predominanti nel microbionte indigeno dell’uomo, con l’esclusione dell’ambiente vaginale.
La popolarità nell’uso dei lattobacilli è dovuta soprattutto alla loro facilità nel produrli in elevate quantità e dall’ottima tollerabilità.

Il probiotico ideale deve essere in grado di resistere all’ambiente acido dello stomaco , alla bile , alle secrezioni enteriche in genere ed al sistema immunitario intestinale.
Inoltre il probiotico deve rimanere metabolicamente attivo nel lume intestinale dove dovrebbe transitoriamente poter sopravvivere.

I probiotici possono essere distinti in procarioti ( batteri ) ed eucarioti ( lieviti ).

Il lievito con maggiore documentazione clinica è il Saccharomyces boulardii. Questo probiotico è in grado di sopravvivere all’elevata temperatura di 37°C , all’acidità gastrica e alla bile, ed è chemioresistente ai farmaci antibatterici.

Il Saccharomyces boulardii trova impiego terapeutico nella diarrea prodotta dagli antibiotici. ( Xagena 2003 )


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