Desametasone aggiuntivo per la meningite tubercolare negli adulti positivi al virus HIV
I glucocorticoidi aggiuntivi sono ampiamente utilizzati per trattare la meningite tubercolare associata al virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), nonostante dati limitati ne supportino la sicurezza e l’efficacia.
È stato condotto uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo che ha coinvolto adulti sieropositivi ( 18 anni di età o più ) con meningite tubercolare in Vietnam e Indonesia.
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere un ciclo graduale da 6 a 8 settimane di Desametasone oppure placebo in aggiunta a 12 mesi di chemioterapia antitubercolare.
L'endpoint primario era la morte per qualsiasi causa durante i 12 mesi successivi alla randomizzazione.
In totale 520 adulti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Desametasone ( 263 partecipanti ) oppure placebo ( 257 partecipanti ).
L'età media era di 36 anni; 255 partecipanti su 520 ( 49.0% ) non avevano mai ricevuto terapia antiretrovirale e 251 partecipanti su 484 ( 51.9% ) con dati disponibili avevano una conta di CD4 al basale di 50 cellule per millimetro cubo o meno.
In tutto 6 partecipanti si sono ritirati dallo studio e 5 sono stati persi al follow-up.
Durante i 12 mesi di follow-up, la morte si è verificata in 116 su 263 partecipanti ( 44.1% ) nel gruppo Desametasone e in 126 su 257 partecipanti ( 49.0% ) nel gruppo placebo ( hazard ratio, HR=0.85; P=0.22 ).
Analisi prespecificate non hanno rivelato un sottogruppo che chiaramente beneficiava del Desametasone.
L'incidenza degli eventi endpoint secondari, inclusi i casi di sindrome infiammatoria da immunoricostituzione durante i primi 6 mesi, è stata simile nei due gruppi di studio.
Il numero di partecipanti con almeno un evento avverso grave è risultato simile nel gruppo Desametasone ( 192 su 263 partecipanti, 73.0% ) e nel gruppo placebo ( 194 su 257 partecipanti, 75.5% ) ( P=0.52 ).
Tra gli adulti HIV-positivi con meningite tubercolare, il Desametasone aggiuntivo, rispetto al placebo, non ha conferito alcun beneficio in termini di sopravvivenza o di qualsiasi endpoint secondario. ( Xagena2023 )
Donovan J et al, N Engl J Med 2023; 389: 1357-1367
Inf2023 Farma2023