Efficacia e sicurezza a lungo termine della Pravastatina nei pazienti con malattia coronarica
Uno studio ha valutato gli effetti a lungo termine del trattamento con la terapia con statine sulla mortalità per qualsiasi causa, mortalità causa-specifica e incidenza del cancro dal follow-up prolungato dello studio LIPID ( Long-term Intervention with Pravastatin in Ischemic Disease ).
Lo studio LIPID ha inizialmente confrontato Pravastatina ( Sanaprav ) e placebo per 6 anni in 9.014 pazienti con malattia coronarica precedente.
Dopo il periodo in doppio cieco, a tutti i pazienti è stata offerta la terapia con statine in aperto.
I dati sono stati ottenuti nel corso di ulteriori 10 anni da 7.721 pazienti, per 2 anni per contatto diretto, poi con questionari, e da registri di mortalità e tumori.
Durante il prolungato follow-up, l’85% assegnato a Pravastatina e l’84% assegnato a placebo ha seguito la terapia con statine.
I pazienti assegnati a Pravastatina hanno mantenuto un rischio significativamente più basso di mortalità per malattia coronarica ( rischio relativo, RR=0.89; P=0.009 ),mortalità per malattie cardiovascolari ( RR=0.88; P=0.002 ), e mortalità per qualsiasi causa ( RR=0.91; riduzione del rischio assoluto, 2.6%; P=0.003 ).
L’incidenza di cancro è stata simile per il gruppo di trattamento originale durante il periodo in doppio cieco ( RR=0.94; P=0.41 ), il follow-up tardivo ( RR=1.02; P=0.74 ) e in generale ( RR=0.99; P=0.83 ).
Non ci sono state differenze significative nella mortalità per cancro, o nell'incidenza di tumori organo-specifici.
I risultati sul cancro sono stati confermati in una meta-analisi con altri grandi studi sulle statine con prolungato follow-up.
In conclusione, nello studio LIPID, il beneficio di sopravvivenza assoluta a partire da 6 anni di trattamento con Pravastatina sembra essersi mantenuto per i successivi 10 anni, con un rischio simile di morte tra i sopravvissuti in entrambi i gruppi dopo il periodo iniziale.
Il trattamento con statine non influenza il cancro o la morte per cause non-cardiovascolari durante il lungo periodo di follow-up. ( Xagena2016 )
Hague WE et al, Circulation 2016; 133: 1851-1860
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